Trasporti, Cgil e Uil “tagliano” lo sciopero. Da “spallata” al governo a figuraccia sindacale…

15 Nov 2023 16:26 - di Leo Malaspina

Doveva essere la spallata autunnale al governo, l’inizio dell’autunno caldo, la grande mobilitazione sindacale contro la manovra. La montagna sindacale, alla fine, ha partorito il topolino e alla fine i sindacati Cgil e Uil, ammoniti dal governo e inchiodati dalla posizione del Garante, hanno deciso per una soluzione salomonica: lo sciopero nazionale dei trasporti si ridurrà a 4 ore, dalle 9 alle 13. Cgil e Uil infatti hanno deciso di ridurre la protesta dalle 8 ore previste dalla proclamazione come richiesto dal Garante sugli scioperi e previsto dalla ordinanza di precettazione inviata ieri dal ministro Salvini. “Prendiamo atto della scelta grave del governo sulla precettazione per salvaguardare i lavoratori che avrebbero pagato sanzioni pesanti e in questo caso lo sciopero dei trasporti sarà dalle 9 alle 13”, spiega il leader Cgil, Maurizio Landini. “Ad oggi c’è un motivo in più per scendere in campo: quello di difendere per tutti il diritto sacrosanto ad esercitare il diritto allo sciopero che è un diritto della democrazia”, aggiunge Landini. Che però incassa l’ennesima sconfitta e l’ennesima figuraccia nei confronti dei propri iscritti, sobillati e abbandonati…

Landini tuona contro la precettazione dei lavoratori

La precettazione, secondo Landini, “è un atto che nella storia del nostro paese, con queste forme, non è mai avvenuto. Non è mai avvenuto che un governo intervenisse per precettare e impedire ai lavoratori di esercitare un diritto allo sciopero, un diritto soggettivo, individuale, messa oggi in discussione”. “Ma contemporaneamente, siccome siamo responsabili facciamo i conti con la precettazione. Se fossimo rimasti nell’ambito del richiamo della Commissione sugli scioperi, senza precettazione, e avessimo confermato le quantità dello sciopero, eventuali sanzioni avrebbero riguardato solo i sindacati che hanno proclamato la mobilitazione e noi ce la saremmo assunta. Con la precettazione invece si introduce un elemento in più: perchè la violazione mette a rischio i lavoratori con sanzioni economiche fino a sanzioni penali pesanti”, conclude spiegando la decisione di tagliare le ore di sciopero del settore trasporti da 8 a 4 ore.

Salvini soddisfatto: “Hanno vinto i cittadini”

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, esprime “soddisfazione” per la riduzione dello sciopero dei trasporti da 8 a 4 ore annunciato dai sindacati dopo la precettazione. “Hanno vinto il buonsenso, i lavoratori e i cittadini. Non è messo in discussione il diritto allo sciopero” dice Salvini.

Foti (FdI): “Uno stop politico, ma i sindacati non sono al di sopra della legge”

“Quello dei segretari Cgil e Uil, Landini e Bombardieri, è l’atteggiamento di chi vuole paralizzare un’intera Nazione incurante del monito dell’Autorità Garante. L’esclusione di ben 16 settori dalla manifestazione del 17 novembre la priva del requisito di generalità, mentre vengono spalmate su altre date gli scioperi regionali con lo stesso contenuto. Landini dovrebbe ben sapere che gli scioperi di settore come quello indetto per venerdì prossimo hanno tutt’altra disciplina, molto più restrittiva rispetto a quello generale”, dice il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.

“Cgil e Uil -aggiunge- non possono considerarsi al di sopra della legge, annunciando deliberatamente di volere agire contra legem, privando i cittadini di servizi pubblici essenziali e utilizzando il blocco degli stessi come arma di ricatto per cercare d’imporre i propri obiettivi politici volti a ricercare lo scontro con il Governo Meloni, la cui compattezza, anche in questa vicenda, rimane granitica, con buona pace di inventati retroscena che ci capita di leggere”.

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