Figuraccia di Cgil e Uil, il Garante boccia lo sciopero di venerdì: “Non può essere generale”
Figuraccia della Cgil e della Uil, bocciati dalla Commissione di Garanzia sugli scioperi per aver trasformato le agitazioni annunciate per il 17 novembre in uno sciopero generale del quale, però, non ci sono i presupposti. La Commissione di garanzia ha confermato, infatti, “il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre” sullo sciopero di venerdì 17 proclamato da Cgil e Uil, con cui chiede la rimodulazione dello stop in alcuni settori. “Lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”, si legge in una nota dopo l’incontro con i due sindacati. Lo sciopero si farà ma non avrà una valenza “politica” di mobilitazione del Paese, di blocco delle attività, di protesta “generale” contro il governo. Le regole esistono anche sugli scioperi, e i sindacati sono i primi a doverle rispettare. Come aveva già fatto notare il giuslavorista Pietro Ichino, del resto…
Cgil smascherata sullo sciopero generale
“La decisione del Garante degli scioperi smaschera Cgil e Uil sulle reali intenzioni dello sciopero di venerdì. Nessun requisito per la valenza nazionale, è quello che ha stabilito il Garante, a conferma che quella di questo fine settimana è un’iniziativa puramente politica e che poco ha a che vedere con la tutela del lavoro. – attacca il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan – .Fermo restando il legittimo diritto di scioperare, è alquanto bizzarro contestare un governo che nel corso di questo primo anno di attività ha raggiunto il record di occupati e che è pronto a destinare 10 miliardi di euro per il taglio del cuneo fiscale. Piuttosto, la Cgil farebbe bene a chiarire alcune vicende, rilanciate con grande rilevanza dai quotidiani in questi ultimi giorni, che la vedono purtroppo protagonista in negativo”.
Ironico anche il commento della Lega, che con Landini aveva duramente polemizzato ieri. “La Commissione di Garanzia degli scioperi mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini: bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un weekend lungo il prossimo 17 novembre sulla pelle di milioni di italiani. La mobilitazione – prosegue il partito guidato dal vicepremier Matteo Salvini – non potrà essere di 24 ore: i troppi anni a servizio del Pd al governo nazionale hanno arrugginito la Cgil che evidentemente ha dimenticato l’abc”.
La Cisl mantiene le distanze
“Il sindacato s’indebolisce quando risponde a una logica di pensiero unico che mortifica le diverse sensibilità, che nel nostro Paese per fortuna esistono nella comunità nazionale, per noi si chiama pluralismo”, è il commento del segretario della Cisl Luigi Sbarra, che si era sfilato dalla Triplice nello sciopero di venerdì. “Noi rispondiamo al mandato che ci arriva dalla nostra base, dai nostri associati”, ha detto ancora Sbarra, precisando: “Non ci facciamo travolgere da supposte egemonie di altre organizzazioni sindacali”.
La Uil minaccia: non seguiremo le indicazioni
La reazione della Cgil e della Uil è scomposta: “Quello proclamato per venerdì 17 novembre è e rimane uno sciopero generale e non uno sciopero intersettoriale come vorrebbe far passare l’autorità garante degli scioperi ed è per questo motivo che la Uiltrasporti è intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste”, dice il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi dopo la comunicazione del Garante. “Il diritto dei lavoratori allo sciopero va preservato e difeso e non capiamo come mai ad essere fermati siano solo gli scioperi indetti dalle organizzazioni confederali, mentre per i quattro scioperi proclamati nei mesi scorsi dai sindacati autonomi non sia intervenuto nessuno”, conclude.