Pro vita, delegazione FdI in visita alla sede presa d’assalto. Malan: tutti devono condannare
Una delegazione di parlamentari di FdI si è recata in visita nel pomeriggio alla sede dell’associazione Pro vita e famiglia vittima di un’aggressione durante la manifestazione contro la violenza sulle donne di sabato.
Malan: non esistono violenze di serie A e di serie B
“Ci auguriamo che tutte le forze politiche condannino questo vile gesto. Non esistono violenze di serie A e di serie B”. Lo ha scritto sui social il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, a corredo di una serie di foto della visita della delegazione. Che era composta dai due capigruppo di Camera e Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan, dai deputati Augusta Montaruli, Maddalena Morgante ed Elisabetta Lancellotta, dalla senatrice Lavinia Mennuni.
Dal Pd timida condanna ma parla solo Valente
Dal Pd una tardiva condanna all’azione violenta contro la sede dell’associazione è giunta nel pomeriggio solo dalla senatrice dem Luisa Valente. “L’assalto alla sede di Pro Vita è da condannare senza se e senza ma, come ogni atto di violenza. Le posizioni di Pro Vita sono quanto di più distante dalle idee del movimento femminile e femminista, ma il rispetto delle parti è la precondizione del vivere civile. Detto questo, è sbagliato utilizzare questi argomenti per tentare di sminuire la portata di quella piazza, organizzata da ‘Non una di meno’, alla quale hanno partecipato centinaia di migliaia di persone di tutte le età, donne e uomini, famiglie coi bambini, studentesse e studenti di ogni ordine e grado, una marea fucsia che ha detto ‘Ora basta’ ai femminicidi e che chiede risposte. Quella piazza richiama la responsabilità della politica e in primis del governo”.
Meloni aveva chiesto una presa di distanza
In mattinata in un post la premier Giorgia Meloni aveva chiesto una chiara presa di distanza da parte di Schlein, Landini e Conte sull’assalto alla sede di Pro vita e famiglia. “Io non so – aveva scritto sui suoi profili social – come si pensi di combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di intollerabili atti di violenza e intimidazione come quelli avvenuti sabato a danno dell’associazione Pro Vita e Famiglia. Voglio interrogare tutti su una questione banale: la violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee?”.