Gaza, al via la tregua. Ostaggi attesi per le 16. Si spera per Avigail Idan, che oggi compie 4 anni
La tregua tra Israele e Hamas è ufficialmente entrata in vigore alle 7 ora locale. La notizia è stata diffusa dalla radio militare e, secondo la Cnn, ha avuto un effetto pressoché immediato: sebbene nei primissimi minuti successivi alla sua proclamazione si siano ancora sentiti colpi di artiglieria e sirene anti razzi, i giornalisti dell’emittente di stanza a Sderot hanno riferito che alle 7.18 tutto era cessato. La liberazione degli ostaggi imprigionati a Gaza, secondo quanto riferito dal quotidiano israeliano Haaretz, inizierà alle 16 (le 15 in Italia).
Al via la tregua tra Israele e Hamas
Resta l’incognita, rilevata da diversi osservatori, su quanto potrà reggere effettivamente: gli accordi prevedono quattro giorni. I combattimenti, secondo quanto riferito dalla stampa internazionale presente a Gaza, sarebbero proseguiti per tutta la notte, fino a meno di un’ora dall’inizio del cessate il fuoco, compreso l’attacco israeliano all’ospedale indonesiano nel Nord di Gaza che sarebbe stato sottoposto a un “intenso bombardamento”. L’Idf stamane ha anche diffuso su messaggio in arabo su X nel quale avvertiva che “la guerra non è ancora finita. La pausa umanitaria è temporanea. Il nord della Striscia di Gaza è una pericolosa zona di guerra ed è vietato spostarsi verso nord”. “Per la tua sicurezza, devi rimanere nella zona umanitaria del sud”, ha scritto il l portavoce militare israeliano Avichay Adraee rivolgendosi ai civili palestinesi a Gaza. Intanto su al Jazeera, ha pubblicato un filmato che mostra famiglie palestinesi che iniziano a tornare alle loro case nelle aree meridionali della Striscia di Gaza dopo l’inizio della tregua.
L’attesa per gli ostaggi: si spera per il piccolo Avigail Idan
Per quanto riguarda gli ostaggi che saranno liberati, allo stato attuale non è ancora chiaro chi farà parte del primo gruppo di 13 persone. Ma, secondo quanto riferito ancora da Haaretz, ci sarebbero diversi segnali sul fatto che tra loro potrebbe esserci Avigail Idan, un bambino americano che oggi compie 4 anni. “Tengo le dita incrociate”, ha detto il presidente Usa, Jo Biden, rispondendo a una domanda sulla questione. Secondo il Jerusalem Post, Avigail è stato rapito dal kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre durante l’attacco di Hamas nel sud di Israele. I suoi genitori, Roee e Smadar Idan, sono stati uccisi, mentre i suoi due fratelli maggiori sono sopravvissuti nascondendosi negli armadi. Tra le donne liberate non dovrebbero esserci soldati. Hareetz, inoltre, ha riferito che Hamas non farà visitare alla Croce rossa quelli non inclusi nella prima fase dell’accordo.
L’Anp riceva la lista dei detenuti che saranno rilasciati
È stata invece al Jazeera a riferire di aver appreso che l’Autorità Palestinese ha ricevuto un elenco con i nomi di 39 palestinesi che dovrebbero essere rilasciati oggi, precisando che “l’elenco potrebbe non essere quello definitivo”. “Sappiamo per certo che nessuna famiglia palestinese è stata ancora informata se i loro cari saranno o meno tra le persone presenti nella lista”, ha aggiunto l’emittente del Qatar.
L’Egitto: “Invieremo gasolio e aiuti a Gaza ogni giorno”
In concomitanza con l’inizio della tregua, l’Egitto ha fatto sapere che da oggi consegnerà circa 130mila litri di gasolio e quattro camion di gas al giorno a Gaza. “Duecento camion, carichi di cibo, medicine e acqua, entreranno ogni giorno per la prima volta dall’inizio della guerra israeliana nella Striscia”, ha detto Diaa Rashwan, presidente del Servizio di informazione statale egiziano, aggiungendo che anche l’Egitto continuerà a ricevere gruppi di feriti da Gaza per curarli e faciliterà l’evacuazione degli stranieri e dei cittadini con doppia nazionalità che sono rimasti bloccati nel territorio. Ha anche detto che, per la prima volta dall’inizio del conflitto, l’Egitto permetterà l’ingresso ai palestinesi che desiderano entrare a Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah.