Expo 2030, a Parigi cresce l’attesa: il video di Meloni, le star per Roma e le scintille tra coreani e arabi
Cresce l’attesa per il responso dell’Assemblea generale del Bie che nel pomeriggio voterà la città che ospiterà l’Expo 2030. Roma è nella terna con Riad e la città sudcoreana di Busan. Secondo quanto riferito da Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore, che si trova a Parigi, siamo testa a testa con quest’ultima, sulla quale puntiamo a spuntarla per arrivare al ballottaggio con la capitale dell’Arabia Saudita, data per favorita a questo primo turno. Ai delegati del Bie sono arrivati i videomessaggi del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di Jannik Sinner, mentre in apertura dei lavori si sono presentate come testimonial per Roma tre donne di respiro internazionale: Bebe Vio, Sabrina Impacciatore e l’attrice Trudie Styler, moglie di Sting.
Le scintille tra coreani e sauditi
“Quello che sta succedendo adesso è un ultimo combattimento voto per voto, con l’obiettivo di andare al ballottaggio”, ha spiegato Massolo, ricordando che “poi una volta al ballottaggio tutto può succedere”. E se Massolo ha usato il combattimento come una metafora, da Parigi arrivano report di chi, invece, quell’approccio l’ha preso alla lettera. Secondo quanto riferito dall’Adnkronos, citando alcune fonti presenti al Palais des Congres di Issy-les-Moulineaux, infatti, rappresentanti del comitato promotore di Riad e di Busan sarebbero quasi venuti alle mani per l’ultimo tentativo di accaparrarsi il voto dei 182 delegati, che sarebbero stati strattonati prima di entrare nella sala dove si terrà la presentazione delle tre città candidate. “Don’t touch me, non toccatemi”, avrebbe replicato qualcuno, seccato per “l’aggressività” dei rappresentanti delle due delegazioni. Al primo turno è necessaria la maggioranza dei due terzi, quindi 120 voti, se nessuno la ottiene, si andrà al ballottaggio fra le prime due. Vince la città che ottiene la maggioranza semplice dei voti.
Lo stile italiano
Di stile diverso la postura delle delegazione italiana, che pure non molla di un millimetro. “Vinca il migliore”, è stato l’auspicio di Massolo, accompagnato tra gli altri dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, dalla sottosegretaria Maria Tripodi, dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e sostenuto da tutto il sistema Paese. “Alla base del nostro progetto c’è il rispetto per ogni partecipante di ogni Paese. A Roma, ogni Nazione troverà il suo spazio, come un pari tra pari, e avrà la possibilità di mettere in mostra la propria identità. Non importa quanto grande o piccolo possa essere, a Roma ogni persona ha qualcosa di unico da offrire e vogliamo che tutti contribuiscano su un terreno di gioco equo”, ha detto Meloni nel suo messaggio ai delegati, garantendo “opportunità uguali, anche dal punto di vista finanziario, per la più ampia partecipazione possibile”. “Questa è l’essenza di una cooperazione responsabile e inclusiva. Questa è l’essenza dell’identità di Roma”, ha sottolineato il premier, ricordando l’identità di Roma, “la prima megalopoli nella storia, la capitale del dialogo tra le grandi religioni monoteistiche, una città dove le persone e le culture si sono incontrate e continuano a incontrarsi, creando una combinazione unica tra radici antiche e modernità tecnologica”.
Il messaggio di Meloni ai delegati del Bie: “Scegli Roma, portiamo la storia nel futuro”
“Questa è Roma”, ha proseguito Meloni, descrivendo poi la sostenibilità ambientale del progetto di Roma, la sua vocazione all’educazione e alla ricerca scientifica, il fatto che è pensato “per durare nel tempo, e per superare lo smantellamento dei Padiglioni” e fare in modo che “ogni Nazione” possa lasciare “un segno duraturo”. “Votare per Roma oggi – ha aggiunto – significa anche creare una piattaforma per la gioventù di tutto il mondo, per studiare insieme e avviare nuove imprese insieme. Iniziative di ogni genere, start-up, nuovi progetti di ricerca, soluzioni innovative, in un formato ibrido, fisico e digitale”. ”Votare per Roma oggi significa anche fidarsi dell’esperienza italiana nell’accogliere milioni di visitatori da tutto il mondo, ognuno di loro si sente a casa. Votare per Roma oggi significa costruire il nostro futuro insieme. Scegliere Roma Expo 2030 significa scegliere tutto questo. Scegli Roma, portiamo la storia nel futuro!”, ha concluso Meloni.
Da Sinner a Trudie Styler: le star testimonial dell’Expo 2030 a Roma
“L’Italia incarna i valori dello sport, incarna i valori sociali e di umanità che sono il cuore del nostro progetto”, ha detto Sinner nel suo videomessaggio ai delegati chiamati a votare per l’assegnazione di Expo 2030. Bebe Vio ha spiegato che “a Roma abbiamo un cuore, un cuore straordinario, il cuore di Roma è quello che mi ha portato avanti con la mia vita, mi ha reso orgogliosa di essere parte di questa città”, sottolineando come sia “la cultura della disabilità in Italia” sia “l’inclusione” siano parte di Roma. E, ancora, Sabrina Impacciatore, attrice romanissima e star internazionale grazie soprattutto alla serie The White Lotus, ha ricordato che “Roma non appartiene soltanto ai romani, ma appartiene al mondo, Roma appartiene ad ognuno di voi, a voi tutti, questa ‘grande mamma’ continua a ricordarci che tutto è possibile, anche l’impossibile e ci ricorda che il passato può abbracciare il futuro e renderlo eterno”. Infine, Trudie Styler, britannica di nascita e italiana d’adozione, che ha raccontato che “il mio love affair con l’Italia è iniziato con la città che per prima mi ha accolto: Roma”. “Quest’esperienza mi ha ispirato, mi ha aperto gli occhi e la mente, Roma ha accolto me straniera con braccia amorevoli”, ha proseguito la moglie di Sting, che ha esortato: “Portiamo l’Expo a casa a Roma”.