Al via la Commissione sui casi Orlandi-Gregori. Campione (FdI): “Abbiamo il dovere di portare luce”

9 Nov 2023 13:07 - di Luisa Perri
Orlandi-Gregori

L’aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl istitutivo della Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, con 123 voti favorevoli, nessun contrario e tre astensioni.

Commissione Orlandi Gregori, solo tre astenuti, nessun contrario

«La scomparsa di Emanuela Orlandi è una pagina buia, un mistero che ci accompagna da 40 anni. Siamo cresciuti con questa ombra, quella di una ragazza normale inghiottita nel nulla, come era già accaduto un mese prima a Mirella Gregori». È quanto dichiara in Aula, in dichiarazione di voto sull’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, la senatrice di Fratelli d’Italia Susanna Donatella Campione.

Campione: “Ora raccogliamo tutti i dati utili alla verità”

«Le due vicende sono legate?», si chiede. «Non lo sappiamo. Nel corso del tempo si sono affastellate ipotesi di complotti, di intrighi internazionali, si ipotizzano coinvolgimenti di bande criminali. Siamo lontanissimi dalla verità, perché ogni volta che abbiamo pensato di aver intrapreso la strada giusta, siamo dovuti tornare indietro come in un tragico, crudele, grottesco gioco dell’oca. Ma lo Stato – aggiunge la parlamentare di FdI – non può accettare che nel buio si agitino ombre che turbano la coscienza collettiva. Dove c’è buio lo Stato ha il dovere di portare luce. E deve farlo con ogni mezzo, compresa l’istituzione di una commissione d’inchiesta che ci riporti indietro raccogliendo tutti i dati e selezionando quelli utili alla ricerca della verità. Lo dobbiamo al nostro Paese, alla famiglia Orlandi, alla famiglia Gregori e anche a tutti noi».

Gasparri: “Chiederò di far parte della commissione Orlandi-Gregori, non voglio che diventi un teatrino”

«Se la commissione di inchiesta deve cercare la verità ben venga – ha commentato Maurizio Gasparri -. Ma il Senato e la Camera non possono permettere che diventi un teatrino mediatico, come alcuni programmi televisivi che hanno messo sotto processo Giovanni Paolo II. Io personalmente non sono disposto a tollerarlo. La commissione d’inchiesta non può diventare l’aggressione ai santi senza che poi si debba parlare di atei’». «Non so chi presiederà questa commissione, ma chiederò di farne parte per verificare il rispetto delle leggi vigenti. Non è che si può fare un processo multinazionale e internazionale – ha sottolineato il senatore di Forza Italia – Noi siamo a favore della ricerca della verità ma mettiamo agli atti che le regole vigenti in questo Paese e anche per il Parlamento ci sono. Il Parlamento deve fare quello che deve e non quello che qualcuno pensa di fare ad libitum».

Casini si astiene e conferma la sua crociata contro le commissioni d’inchiesta

Durante il suo intervento in Aula al Senato per spiegare l’astensione sulla Commissione sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, il senatore Pd Pier Ferdinando Casini ha continuato la sua personale crociata contro le commissioni d’inchiesta. «Ieri ho denunciato quello che secondo me è un uso improprio delle Commissione di inchiesta, so benissimo che sono previste dalla Costituzione ma ritengo che ci sia una patologia nel nostro sistema istituzionale oggi che moltiplica impropriamente le Commissioni di inchiesta. Ieri ne abbiamo avuto la prova di un tipo con la commissione Covid con il rischio che venga usata strumentalmente da una maggioranza politica».

Soddisfatto senza se e senza ma, Carlo Calenda«Ci siamo battuti con forza per avere la Commissione bicamerale di inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Oggi inizia un percorso nuovo che deve portare finalmente alla verità. Lo dobbiamo alle famiglie – conclude il leader di Azione – e lo dobbiamo alla giustizia».

«Dobbiamo andare avanti con la commissione d’inchiesta – ha detto in Aula la senatrice Simona Malpezzi, ex capogruppo del Pd – perché è il Paese ce lo chiede, perché ci sono due famiglie, quelle di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, che hanno passato in questi quattro decenni una serie di vicende che penso nessuno di noi vorrebbe mai augurare a qualcuno e perché questa verità o questo tentativo di ricostruire un percorso ci vengono chiesti anche dalla testimonianza di molti che hanno lavorato una vita su queste vicende oscure come Andrea Purgatori». 

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