Sviluppi nel giallo di Armita, in coma perché non portava il velo: le immagini in metro e l’arresto della madre (video)

6 Ott 2023 16:05 - di Lorenza Mariani
Iran

Il giallo sulle sorti di Armita Garawand – la 16enne in coma perché non indossava il velo in metro – si arricchisce di nuovi, inquietanti sviluppi. Innanzitutto, c’è da prendere in considerazione l’arresto della madre della ragazza, Shaheen Ahmadi, che secondo quanto riporta il Corriere della sera, riferendo quanto asserito da Iran International, sarebbe stata fermata per aver gridato contro le forze di sicurezza che le hanno impedito di far visita alla figlia in ospedale. E poi c’è quel video: quelle immagini delle telecamere della stazione della metro che ritraggono Armita entrare nel vagone del convoglio e, pochi istanti dopo, uscirne priva di sensi. Cosa è successo dentro quella carrozza? Ma procediamo con ordine.

Nuovi aghiaccianti sviluppi nel giallo di Armita Garawand

Armita è la ragazza di 16 anni ricoverata da tre giorni all’ospedale militare Fajr di Teheran che, secondo l’organizzazione Hengaw – con sede in Norvegia – è stata brutalmente picchiata dalla polizia morale, finendo in coma. Il motivo? Sempre lo stesso: non indossava correttamente il velo. La vicenda, denunciata dal gruppo per i diritti curdi Hengaw – che il Guardian ha immediatamente messo in parallelo con quella di Mahsa Amini – proprio nelle ultime ore ha assunto connotati ulteriormente drammatici e inquietanti. Shaheen Ahmadi, la madre della 16enne finita in coma perché non indossava il velo in metro, è stata arrestata. La donna sarebbe stata fermata dopo aver gridato contro le forze di sicurezza che le impedivano di andare a trovare alla figlia in ospedale. «Perché non lasciano che la visiti? Di cosa avete paura? Perché l’avete arrestata? E perché l’ospedale è occupato dalle vostre forze di sicurezza?», avrebbe chiesto gridando disperatamente.

La 16enne iraniana in coma: arrestata la madre a cui hanno impedito di far visita alla figlia

Non solo. Secondo quanto riferisce il Corriere della sera, entrambe i genitori di Armita sarebbero apparsi «in alcuni filmati dei media statali, mentre affermavano che la figlia sarebbe in coma perché dopo essere svenuta a causa di un problema di pressione sanguigna, avrebbe picchiato la testa. Un versione – scrive il quotidiano – che gli attivisti attribuiscono al regime, che costringe le famiglie a dichiarare il falso». Intanto, la verità sul caso continua a essere legata alle immagini registrate nei filmati della metropolitana diffusi dall’agenzia di stampa della Repubblica Islamica. In quelle poche, drammatiche sequenze, si vede la ragazza raggiungere le amiche con cui ha appuntamento alla fermata della metro Shohada. Sono in divisa, hanno lo zaino sulle spalle, e entrano nel vagone.

Iran, il mistero del video di Armita che esce dal vagone della metro incosciente…

Non si vede cosa può essere accaduto all’interno di quella carrozza (in basso il video postato sul suo account Twitter dal ministro Salvini). E dunque non sappiamo che cosa succeda. Sappiamo solo che poco dopo le ragazze trascinano fuori Armita priva di sensi e la adagiano sulla banchina, immobile. Secondo la Hengaw, che il Corriere cita, la ragazza originaria di Kermanshah, nel Kurdistan occidentale, «in quella metropolitana infernale incontra la polizia morale. Gli agenti l’aggrediscono così ferocemente — forse spingendola, forse colpendola alla testa — che va in coma». Aggiungendo il suo nome al lungo, tragico elenco, delle giovani donne vittime di una persecuzione violenta e inarrestabile.

 

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