Stefania Craxi: «Bisogna impedire il successo “politico” di Hamas, indegne le reazioni di giubilo»
L’attacco di Hamas «è un attacco studiato» con «la volontà di impedire una normalizzazione, una distensione dei rapporti tra Israele e le principali potenze del mondo arabo, in primis l’Arabia Saudita». Lo ha affermato Stefania Craxi, presidente della Commissione Affari esteri e difesa, nel suo intervento al Senato. «Siamo chiamati a riflettere sulle implicazioni che tale gesto ha e può avere. Bisogna impedire ad Hamas un successo che può apparire improprio, “politico”, evitare che si blocchi un processo regionale. Per farlo occorre anche affrontare in prospettiva e in una nuova chiave il rapporto tra Israele e Palestina, la cui non soluzione rappresenta un terreno di coltura strumentale per gli estremisti».
Stefania Craxi: nessun fondo giunga ad Hamas
«Devono preoccuparci e interessarci», ha continuato, «le indegne reazioni di giubilo che sono emerse dopo l’attentato di Hamas, non solo in Iran, ma pure in altre realtà del mondo musulmano, a testimonianza del rischio contagio e del messaggio che tale atto di guerra vuole avere ben oltre i confini di Gaza. La comunità internazionale e la stessa Unione europea devono fare in modo che nessun fondo giunga ad Hamas, che nessun aiuto o finanziamento possa anche indirettamente rappresentare un sostegno a una siffatta organizzazione terroristica».
«Non sospendere gli aiuti umanitari per i palestinesi»
«Ciò è cosa diversa dal sospendere tout court gli aiuti umanitari e allo sviluppo per i palestinesi, che potrebbe essere controproducente e ingiusto, e venire sfruttato dalla stessa Hamas per inasprire tensioni e odio. Per questo, sono certa che il governo, anche grazie all’esperienza del ministro Tajani, saprà coordinarsi ed agire al meglio con i partner europei, sostenendo al contempo i civili che necessitano di aiuto, in una situazione che rischia di divenire un’ecatombe umanitaria», ha concluso Stefania Craxi.