Esportazioni, boom dell’alimentare italiano nel mondo: i dati Istat segnano un record storico

18 Ott 2023 11:13 - di Federica Argento
Commercio alimentare

Il commercio segna una balzo nel mesi dei agosto. L’Istat stima una crescita per entrambi i flussi commerciali con l’estero: più intensa per le esportazioni (+5,1%) che le importazioni (+3,8%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso entrambe le aree: Ue (+3,5%) ed extra-Ue (+6,9%). Nel trimestre giugno-agosto 2023, rispetto al precedente, l’export registra un lieve incremento (+0,3%), l’import una riduzione del 2,0%. Ad agosto 2023, l’export cresce su base annua del 2,5% in termini monetari (da -7,7% di luglio) e del 3,4% in volume. La crescita dell’export in valore è sintesi di un aumento dell’8,9% per i mercati extra-Ue e di una contrazione del 3,7% per l’area Ue. L’import segna una flessione tendenziale del 20,9% in valore, molto più ampia per l’area extra Ue (-32,6%) rispetto a quella Ue (-6,6%); in volume, la riduzione è contenuta (-2,3%).

Commercio estero: balzo ad agosto di esportazioni ed importazioni

Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla crescita tendenziale dell’export si segnalano: mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+55,4%), macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+11,8%); prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,3%) e autoveicoli (+18,5%). Flettono su base annua le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-11,1%), sostanze e prodotti chimici (-12,9%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,0%). La stima del saldo commerciale ad agosto 2023 è pari a +2.070 milioni di euro (era -9.508 milioni ad agosto 2022). C’è un record storico in questo dati. Con un aumento del 7,6% è record storico per l’export alimentare italiano nel mondo. Che nei primi otto mesi del 2023 raggiunge i 36,2 miliardi di euro in valore nonostante le tensioni internazionali sugli scambi mondiali di beni e servizi legati alla guerra in ucraina. E’ quanto emerge dall’ ulteriore analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat. I dati sul commercio estero relativi ad agosto 2023  evidenziano un balzo clamoroso per l’alimentare: che cresce più del triplo del dato generale delle esportazioni, rispetto allo stesso periodo del 2022.

Boom dell’alimentare: il made in Italy cresce più del triplo della media generale

Tra i principali paesi, la crescita più netta per il made in Italy a tavola si segnala in Francia con un aumento del 13,5% delle esportazioni alimentari; davanti alla Germania (+11,3%) che resta comunque il principale mercato di sbocco; mentre cresce la Gran Bretagna (+11,2%) . Preoccupa il calo del 2,5% negli Stati Uniti che sono il principale mercato di sbocco fuori dai confini comunitari secondo Coldiretti. Tra i prodotti il re dell’export, anche se in leggera frenata, si conferma il vino, davanti – continua Coldiretti – a frutta e verdura fresca, ma nel paniere del made in Italy all’estero recitano un ruolo importante anche pasta, formaggi, olio d’oliva e salumi.

L’analisi di Coldiretti: il vino è il Re dell’export

“Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia. E sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra sud e nord del paese; ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità: con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”: la sottolineatura del presidente della Coldiretti Ettore Prandini va nella direzione impressa dal governo. L’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale galvanizzerà ancor più il settore. Così come il sostegno per sostenere le imprese.

 

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