Bergamo: baby gang assalta una fattoria per divertimento, i genitori che li difendono sono peggio dei figli
Hanno assaltato una fattoria, liberando le mucche dalle stalle e danneggiando l’impianto elettrico di un trattore. Un vero e proprio raid che ha preso di mira una cascina di Calvenzano, in provincia di Bergamo. Terminato con lo sversamento in un campo di una latta di olio esausto, a cui poi hanno dato fuoco. A metterlo in atto, a quanto racconta l’edizione bergamasca del Corriere della Sera, una banda di teppisti giovanissimi tra i 12 e i 13 anni. In parte italiani e in parte di origine straniera, che i carabinieri hanno poi rintracciato.
I militari, dopo una segnalazione, hanno sorpreso due componenti della banda nascosti dietro un’auto. Nel parcheggio adiacente alla cascina. I due hanno ammesso le loro responsabilità indicando anche i nomi del resto del gruppo. Sul posto sono stati chiamati i genitori che sono caduti dalle nuvole. “Erano giorni che venivamo presi di mira — rivela il compagno della titolare della fattoria al Corriere — e non capivamo perché. La scorsa settimana per due o tre giorni avevamo trovato i recinti delle stalle aperti e le mucche in giro e anche questo poteva essere fonte di pericolo per gli animali e per le persone. Purtroppo mi è sembrato di capire che le famiglie contattate dai carabinieri non abbiano realizzato i danni e i rischi creati dai loro ragazzi, anzi ne hanno preso le difese a spada tratta”. L’azienda agricola è intenzionata a presentare denuncia nei prossimi giorni.
Ancora una volta le famiglie dei baby vandali ne prendono le difese. Come avvenuto a Fiuggi per la capretta uccisa a calci da un violento con istinti maniacali. Inutile a questo punto pensare di poter contare su questo tipo di genitori, pericolosi socialmente quanto i loro pargoli, per raddrizzare i figli dediti al vandalismo. Dovrebbero tenerlo a mente quanti stanno sempre lì a lamentarsi quando si invoca il pugno di ferro contro questo tipo di reati anche se a commetterli sono minorenni.