Reddito di cittadinanza, la scoperta choc delle chat: “Andiamo a Roma e spacchiamo tutto”
Gli ex percettori del Reddito di cittadinanza della provincia di Napoli scoperti in una chat di gruppo in cui minacciano Giorgia Meloni e annunciano sommosse e disordini in vista della manifestazione di protesta indetta per lunedì 11 settembre a Roma. A scoprirlo, Il Giornale, in un articolo di Bianca Leonardi, in cui vengono riportate le frasi minacciose e oltraggiose e si preannuncia una sommossa per l’incontro fissato nella Capitale.
Le frasi delle chat: “Mettiamo tutto a fuoco”
«Sapete cosa si meritano questi bastardi», «Mi faccio arrestare» e ancora «Mettiamo tutto a fuoco». Queste sono solo alcune delle frasi che compaiono nelle chat segrete dei napoletani che protestano contro l’abolizione del reddito di cittadinanza.
«Fascista schifosa»: così si legge del Premier nelle conversazioni WhatsApp in cui Il Giornale è riuscito ad infiltrarsi. Ma non solo, Meloni viene addirittura invitata ad «andare a rubare» con loro. Rabbia ma soprattutto incitamento alla violenza, all’organizzazione di sommosse: «Devono avere paura loro, non noi». Dopo settimane di cortei nelle piazze e per le strade di Napoli, gli striscioni e i cori sembrano non bastare più ad alcuni ex percettori del Rdc napoletani che, giorno dopo giorno, si stanno organizzando per le date future. «Se scendiamo a fare le sfilate cosa si conclude? Chi ha il coraggio scende e facciamo i danni. Siamo troppo cuccioli, dobbiamo essere pitbull», si legge nelle chat intercettate dal quotidiano milanese.
Reddito di cittadinanza e camorra: le denunce di FdI
Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia, sia con Giovanni Donzelli che con Edmondo Cirielli, aveva denunciato la possibilità che dietro a tante proteste organizzate nel napoletano dagli ex percettori del Rdc ci fosse la camorra. Cirielli, in particolare, aveva segnalato il successo elettorale del Movimento Cinquestelle nelle zone considerate più a rischio, come Scampia, alle politiche del 2022. La camorra, come è stato già dimostrato in molte inchieste, utilizzava i soldi della misura assistenziale per pagare tanta manovalanza, risparmiando sul suo bilancio mensile.