Lollobrigida: “La maggioranza è unita, FdI è l’architrave. La sinistra si limita a gufare”
«Questa maggioranza è unita. Non ho mai visto un litigio in Consiglio dei ministri, non una divisione. Non credevo fosse possibile”. In una lunga intervista al Corriere della Sera Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, fa il punto dello stato di salute del governo. E respinge al mittente i ‘gufi” che raccontano di una centrodestra diviso e litigioso. Le sinistre, piuttosto, “non pensino solo a fare le pulci. Ma facciano il loro mestiere pensando a proporre e costruire su temi concreti”.
Lollobrigida: la maggioranza è unita, mai una lite
Sull’Europa Lollobrigida rivolge anche un invito chiaro a Bruxelles. “Serve un salto di qualità. Esistono regole che potrebbero essere efficaci in altri tempi, ma che oggi vanno adeguate alle contingenze. Tanto più tenendo conto che l’Italia ha oggi il governo più solido. Un bene per tutta la Ue”. Sulla manovra, croce e delizia di ogni governo, il ministro di FdI è convinto che si troverà la quadra grazie al contributo di tutti. “Già domani mattina (oggi, ndr ) ci vedremo io e Donzelli per FdI, Calderoli e Locatelli per la Lega, Gasparri e Battistoni per FI, Lupi e Cesa per Noi moderati per iniziare il lavoro in vista delle tornate amministrative di primavera. Vogliamo muoverci uniti: è un segnale chiaro”.
La Lega ha le sue proposte legittime, troveremo la sintesi
Nessun problema con la Lega che ha legittimamente le proprie proposte. “Ci penseranno il presidente Meloni e il ministro dell’Economia, che è leghista, a fare sintesi”. Nell’architrave della maggioranza – sottolinea Lollobrigida – FdI “ha il dovere di essere il partito centrale senza mire egemoniche come dimostrare le nomine fatte tutte senza manuale Cencelli”. Sul caso Vannacci, che ha infuocato la cronaca estiva, il ministro dell’Agricoltura si limita a fare un plauso al ministro Crosetto, che definisce “uomo di grande saggezza ed equilibrio”. Immancabile la domanda sulla nomina della sua compagna, Arianna Meloni, e le accuse di familismo.
Arianna meritava la nomina, ha le capacità
“Noi eravamo un partito che nel 2012 aveva qualche centinaio di iscritti e una decina di dirigenti”, ricorda Lollobrigida. “Grazie a loro è cresciuto e non è facile sostituire chi ha partecipato a questa impresa. Trovo normale che chi, come Arianna, si trovava dietro le quinte si metta ai remi della barca”. Nessun imbarazzo per la ‘parentela’ con la premier Meloni. “Non mi pare si sia detto nulla su coppie come Togliatti e Iotti, o più recentemente Franceschini e la compagna, Fratoianni e sua moglie o Fassino e la sua. Giustamente, perché tutti impegnati in politica”. Vittima spesso di commenti velenosi e vignette al vetriolo, Lollobrigida torna a chiarire la frase ‘incriminata’ sul cibo italiano e americano. Estrapolata dal contesto e strumentalizzata per alzare polveroni.
Polemiche e veleni, un premier ha cose più importanti
Meloni doveva intervenire? “Non credo che le si possa rimproverare la mancanza di coraggio. Cosa dovrebbe dire quando attaccano il compagno solo perché le è accanto, quando si ritrova vignette perfino con protagonista la sua bambina di 6 anni? Fa bene a non replicare. Un presidente del Consiglio ha cose molto più serie da fare”.