Il ritorno di Draghi chiamato da von der Leyen per “aiutare” l’Ue. Meloni: avrà un occhio di riguardo
È un ritorno in grande stile a quasi un anno dall’addio a Palazzo Chigi. Mario Draghi riappare sulla scena incaricato dalla presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, di scrivere un rapporto sul futuro della competitività europea. Nel corso del suo ultimo discorso alla Plenaria di Bruxelles lo definisce “uno dei più grandi cervelli economici europei”. L’Ue deve “guardare avanti e prepararsi per restare competitiva, perché l’Europa farà ‘whatever it takes’, qualsiasi cosa serva, per mantenere il suo vantaggio competitivo”, conclude il numero uno di Bruxelles utilizzando la celebre frase dell’ex premier e governatore della Bce.
Von der Leyen chiama, Draghi risponde
“Sempre al fianco dell’Europa per le importanti sfide che l’attendono”, avrebbe detto SuperMario accettando l’incarico. Che desta curiosità e riapre il tormentone sul futuro politico di Draghi dopo aver visto sfumare il sogno quirinalizio. In Italia c’è chi, come Carlo Calenda, immagina per lui un futuro a capo del prossimo Consiglio europeo. Ma fonti vicine all’ex premier assicurano che non è interessato a ricoprire incarichi istituzionali. Il compito assegnatogli è in linea con gli interessi di Draghi, che pochi giorni fa in un lungo intervento sull’Economist ha sollecitato nuove regole nell’Eurozona. Sarebbe deleterio tornare ai vecchi ‘paletti’ fiscali pre pandemia – ha detto – perché dipendere, come in passato, dalla Russia per l’energia, dalla Cina per l’export e dagli Usa per la sicurezza non è più immaginabile”.
Il rapporto consolidato con superMario
La proposta nasce da un rapporto diretto e consolidato con il presidente della Commissione Ue, che lo ha consultato nelle ultime settimane. L’ex governatore della Bce ha accettato con l’intenzione di mettersi al lavoro subito. Ma con l’obiettivo di consegnare il rapporto soltanto dopo le elezioni europee del prossimo giugno. E dunque fuori dalla contesa elettorale. Trasversale la soddisfazione dei politici italiani alla notizia. Draghi è una straordinaria risorsa sia per l’Italia sia per l’Unione europea è il filo rosso che unisce i commenti di tutti.
Meloni: avrà un occhio di riguardo
Resta deluso chi immaginava freddezza da parte di Palazzo Chigi. “È una buona notizia”, dice Giorgia Meloni, “è non è assolutamente contro il governo. È un italiano autorevole – ha aggiunto la premier – e presumo avrà un occhio di riguardo per l’Italia”. Ospite di Porta a porta Meloni è tornata sulle recenti polemiche nei confronti del commissario Paolo Gentiloni, innescate dalle dichiarazioni di Salvini che lo ha definito un arbitro straniero. “Ho trovato che Gentiloni facesse molte interviste nell’ultimo anno per redarguire e dire la sua sull’operato del governo”, ha detto la premier da Vespa. “Ecco, non so se accade nelle altre nazioni. I commissari non è che fanno il lavoro del loro governo però un occhio ogni tanto… Ho visto un approccio più critico che collaborativo, ma non vuol dire che io voglia litigare o discutere con Paolo Gentiloni”.