Porro sbugiarda la sinistra con un video: “Conte e Draghi non rispondevano alle domande, non Meloni”

9 Set 2023 17:13 - di Federica Argento
Porro Meloni

E’ ora di finirla con la solita litania (faqlsa) che il premier Meloni sia “allergica alle domande” dei giornalisti. E’ una deformazione della realtà bella e buona da parte di chi ha memoria, cortissima. Nicola Porro sbugiarda la sinistra, le opposizioni e, in ultimo la Schlein e la Gruber che alla festa del “Fattob quotidiano” hannno riperticato la favoletta. Guardare Conte e Draghi per credere. Il conduttore di “Stasera Italia” (ha preso il timone al posto di Barbara Palombelli) ha fatto vedere due video. A non rispondere alle domande e a trattare con sufficienza i giornalisti sono stati proprio i due precedenti premier. Anzi, dice Porro, a rispondere molto meno a domande molto sensibili sono stati ben altri. Le prove? Due video tratti dalle conferenze stampa dei due precedenti presidenti del Consiglio in due momenti critici.

Da Conte a Draghi: “Non rispondiamo alle domande”

Con Giuseppe Conte siamo al 2 maggio del 2019, in piena emergenza Covid. “No niente domande, se mi permettete sono stato molto esauriente…”. In questo caso i giornalisti si sono lamentati, come si vede e si sente dal video proposto. Hanno rumoreggiato: “Una domanda semplice”, implorano. Ma lui si alza e se ne va. Diverso il discorso con Mario Draghi. Siamo al gennaio 2022 e all’ordiine del giorno c’era l’elezione del presidente della Repubblica, momento istituzionale molto rilevante per la politica italiana. Ebbene, Draghi era uno dei protagonisti “quirinabili”, come tutti ricordano. Così “gelò” e congedò i colleghi che pendevano dalle sue labbra: “Vi dico che non ho intenzione a rispondere ad alcuna domanda che riguarda il quirinale e altre cose”. I cronisti in questo caso incassarono la nodisponibilità del premier senza troppe polemiche.

Porro ammutolisce i giornlisti di sinistra: ad avere cattivi rapporti con la stampa non è la Meloni

Morale della favola, i temi sono due: la memoria corta e la volontà di attaccare purchessia, confidendo nella cattiva memoria degli italini. No, gli italaini ricordano chi ewra a non dare udienza ai giornalisti. Non bisaogna neppure fare ricerche troppo approfondite, basta andare su google e fare una piccola indagine andando indietro nel tempo. Dunque, terzo elemento, pur di attaccare Giorgia Meloni ci si attacca a tutto: anche imputarle un cattivo rapporto con la stampa che non esiste. Due video e due momenti molto illuminanti per comprenderlo.

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