I Raee: non solo una sfida per l’ambiente ma anche un’opportunità di sviluppo del sistema produttivo

30 Set 2023 16:15 - di Mauro Rotelli
Raee

Le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee) rappresentano una categoria di rifiuti che sta assumendo un’importanza sempre maggiore nell’attuale contesto ambientale e industriale. Con l’avanzare della tecnologia e l’incremento dell’uso di dispositivi elettronici, la gestione responsabile di questi materiali è cruciale per preservare il nostro pianeta. Negli ultimi decenni, abbiamo assistito a una rapida proliferazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche nella nostra vita quotidiana. Dai telefoni cellulari ai computer, dalle lavatrici ai frigoriferi, questi dispositivi svolgono un ruolo fondamentale nella nostra società moderna. Tuttavia, questa crescente dipendenza ha portato con sé una conseguenza inevitabile: la produzione di una quantità sempre maggiore di Raee.

Raee, lo smaltimento inadeguato è una minaccia per l’ambiente

Lo smaltimento inadeguato di questa tipologia di rifiuti può rappresentare una minaccia per l’ambiente, il suolo e le falde acquifere, in considerazione delle sostanze chimiche nocive contenute in essi. Per conseguire gli obiettivi di raccolta differenziata, riciclaggio, recupero stabiliti dal vigente decreto legislativo n.49 del 2014, un ruolo fondamentale è giocato dai Consorzi che si occupano della gestione dei Raee, dal Centro di Coordinamento che ne raccoglie e ne ottimizza l’azione oltre che di tutti gli altri operatori interessati della filiera, ivi compresi i Comuni e gli impianti di trattamento finali. Oltre che al raggiungimento dei target di raccolta e riciclo, tutti i soggetti coinvolti cooperano a garantire il rispetto della legalità e l’approvvigionamento di materie prime critiche.

Consapevolezza della specificità della tipologia di prodotto e di rifiuto

Per realizzare sinergicamente questi tre grandi obiettivi, che non sono certo gli unici è necessario ridurre significativamente i conferimenti erronei così come, a maggior ragione, l’uscita dal circuito della legalità, garantito dai consorzi, dei Raee, sia di piccole che di grandi dimensioni, sia in Italia che all’estero. In questo senso è prioritaria da parte del cittadino la piena consapevolezza della specificità della tipologia di prodotto e di rifiuto, non solo al fine di prevenire erronei conferimenti ma per sentirsi attore e parte di un modello industriale, ambientale e sociale virtuoso e circolare.

Approvvigionamento delle materie prime critiche

È altresì opportuno che siano migliorate le conoscenze dei prodotti da parte degli impianti ai fini di un loro più corretto trattamento, (partendo naturalmente dalla progettazione ecocompatibile degli AEE), così come sono importanti i controlli ma, al contempo, è necessario che il legislatore faccia la sua parte, sostenendo la realizzazione di impiantistica adeguata che possa contare su flussi certi e possa investire in processi innovativi fondamentali in una filiera di prodotti caratterizzati anch’essi da specifiche caratteristiche diverse da altri flussi di rifiuti. Sul tema dell’approvvigionamento delle materie prime critiche tra cui le terre rare, così come indicato anche a livello europeo è necessario ridurre la dipendenza dell’Europa e dell’Italia stessa da tali materie prime critiche, anche grazie all’uso circolare delle risorse e dunque dalla capacità di intercettare, trattenere e recuperare in Italia tali importanti materiali nel fine-vita dei RAEE.

La sfida importante dei Raee

In conclusione, i Raee rappresentano una sfida significativa per l’ambiente, ma anche un’opportunità di sviluppo del nostro sistema produttivo. Affrontare questa questione richiede uno sforzo congiunto da parte delle istituzioni, delle aziende e dei cittadini. Una gestione responsabile dei RAEE non solo preserva l’ecosistema, ma può anche portare a vantaggi economici e sociali, con l’adozione di un approccio sostenibile nella gestione che rappresenterebbe un passo decisivo verso un futuro più verde e più equo.

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