Gli attivisti delle tende la buttano in caciara: festa stile rave nell’ex Cinema Splendor. Residenti furiosi
Gli attivisti delle tende insediati all’ex Cinema Splendor di Milano contro il caro affitti se la suonano e se la cantano: letteralmente. L’occupazione delle multisale allunga i tempi e alza il volume: dopo aver annunciato un presidio per il weekend, ora gli studenti universitari non solo cambiano il calendario dell’occupazione, ma la stessa agenda delle attività. Con il cartellone protestatario che punteggia l’occupazione abusiva che si anima di feste. Notte alcoliche. E balli fino all’alba. Come quello che sabato ha agitato il sonno dei poveri residenti della zona. Altro che una due giorni – sulla carta la ripresa della causa congelata per la pausa estiva era inizialmente limitata a sabato e domenica scorsa – di «dibattito su tre temi: università, spazi e comunità alternative “fuori dalle logiche di profitto e dai processi di gentrificazione e turistificazione”». Ora, a detta dei nuovi proclami e dell’ultimo rumoroso trend d’intrattenimento, la protesta passa dai picchetti ai cineforum e ai tornei di burraco. E la mobilitazione degli studenti nelle ex multisale cambia film. E fa passare la notte in bianco ai condomini degli stabili adiacenti.
Festa stile rave nell’ex Cinema Splendor: e i residenti protestano
Come riferisce Libero nell’edizione odierna in edicola, infatti, «adesso che siamo entrati (dentro all’ex cinema Splendor, occupandolo illegalmente, ndr) non abbiamo intenzione di uscire», spiega Giovanni, uno dei portavoce del movimento dei cosiddetti tendini «vogliamo realizzare cineforum, attività culturali e un’Aula studio aperta 24 ore su 24». E tra un dibattito e un festone, fuori dall’ex Splendor troneggia la prima locandina con le attività in programma a partire da ieri. Mentre dai palazzi adiacenti abitati dai malcapitati residenti incappati nel movimento delle tende, «le chat condominiali hanno trillato per tutta la notte, rimpallandosi la domanda su cosa fare e come evitare che la situazione possa degenerare». Anche perché, tanto per la cronaca, come riferisce il quotidiano milanese «lo stabile sarebbe pericolante. Ma questo ai tendini non interessa minimamente. Volevano il loro spazio da autogestire e se lo sono preso. Difficile non pensare che dietro vi sia la mano dei centri sociali o degli antagonisti, veri professionisti del settore occupazioni abusive».
Il sospetto che dietro la rumorosa occupazione abusiva possa esserci la mano di antagonisti e centri sociali
Così, la protesta si eleva al quadrato: e a quelle degli attivisti delle tende si aggiunge quella dei residenti, spettatori involontari delle rumorose rivendicazioni festaiole. Molti residenti della zona, tastiera alla mano hanno provveduto a scrivere mail di fuoco all’amministrazione comunale, investendo della questione gli esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Di più: sollecitando a viva voce interventi tempestivi per riportare ordine – e calma – nel quartiere presidiato dopo la smobilitazione dei tendini di Piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico. Fra loro, Libero segnala l’intervento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Alessandro De Chirico. Che sulla questione ha tuonato: «Milano è diventata una zona franca dove un individuo o un gruppo di individui fanno quello che vogliono perché sanno di rimanere impuniti», ha affermato indignato l’esponente azzurro.
Attivisti delle tende in festa: i residenti furiosi scrivono a chi di dovere
Aggiungendo: «Con la stessa celerità con cui è stato sgomberato lo stabile di Via Esterle, l’ex Cinema Splendor deve essere liberato immediatamente, perché l’edificio non è sicuro e a rischio crollo. Non ultimo, per chi abita nel palazzo, è inaccettabile il disturbo della quiete pubblica: di sera i condomini giustamente vogliono riposare e non partecipare a feste con musica a tutto volume». Intanto, di occupazione in occupazione, la protesta continua. In calendario, tra un ballo e una richiesta, un appuntamento a Palazzo Marino in programma per il 22 settembre: un tavolo con rettori e studenti convocato dal sindaco Sala. E nel frattempo, la contestazione studentesca si fa più “festosa” e rumorosa che mai…