Tende in piazza, a volte ritornano: la protesta sospesa per le vacanze riprende occupando un ex cinema

16 Set 2023 15:36 - di Chiara Volpi
Tende

La causa, congelata per la pausa estiva e le vacanze, prova a riprendersi la scena mediatica con l’occupazione di un ex cinema milanese. E allora, sono arrivati in corteo alla spicciolata. Di prima mattina. E si sono diretti all’edificio abbandonato dell’ex cinema Splendor, chiuso definitivamente al pubblico – recita il sito Internet –. Ma che gli studenti con sacco a pelo e tende in spalla hanno deciso di riaprire e occupare per dare voce alla protesta contro il caro affitti. Gli attivisti di «Tende in piazza», quelli dell’accampamento di Piazza Leonardo da Vinci, sono tornati sulla scena con un nuovo presidio milanese quartier generale contro il caro affitti.

“Tende in piazza”, a volte ritornano

E come riferisce il Corriere della sera sul caso, è da lì che riparte la mobilitazione. O meglio: dall’«assemblea nazionale che impegnerà collettivi studenteschi e realtà apartitiche da tutta Italia nel pieno di Città Studi, a Milano. Due giorni, sabato e domenica, di dibattito su tre temi: università, spazi e comunità alternative “fuori dalle logiche di profitto e dai processi di gentrificazione e turistificazione”».

La causa, congelata per le vacanze, riprende con l’occupazione di un ex cinema

Il proclama, affidato a uno slang tipico di ben altri luoghi, ufficializza il ritorno con picchetti e tende dopo la pausa estiva. Il faro che guida la nuova mobilitazione è sempre lei, Ilaria Lamera, la prima a dar vita alla protesta, nel maggio scorso. Ma anche colei che, tra i primi, ha smontato il presidio per tornare a casa. Sì, perché dopo un breve periodo di gran clamore social e di risonanza mediatica, molte delle recriminazioni e delle polemiche innescate dalla protesta studentesca hanno perso slancio e visibilità. Le notti all’aperto, hanno subito via via uno stop obbligato a causa delle intemperanze climatiche di giugno e del calendario che, tra sessioni d’esame, impegni personali e vacanze all’orizzonte, hanno tolto mordente alla causa. Con gli studenti degli «accampamenti meteora» – così li definì nella scorsa edizione di Dritto e Rovescio Del Debbio – pronti alla smobilitazione. E a rinviare a settembre la sfida congelata per l’estate.

Due giorni per fare il punto interrotto per le vacanze estive…

E così, scrive oggi il quotidiano di Via Solferino, «a lanciare il richiamo sono stati i ragazzi delle tende di piazza Leonardo da Vinci, di fronte al Politecnico. Erano tornati a piantare picchetti martedì dopo la pausa estiva, sulle orme di Ilaria Lamera…», anche lei tra i presenti nel nuovo presidio. «L’assemblea nazionale ha riportato 28 tende canadesi in “Piazza Leo”. Una cinquantina di ragazze e ragazzi già riuniti dalla mattina di fronte a un tavolo di legno intorno al quale sono state lanciate le linee programmatiche», prosegue il Corriere. Che nel dare conto dell’iniziativa di fine estate, fa sapere che a quanto dedotto,« i ragazzi delle tende in piazza», occuperanno sicuramente «fino a domenica». Occupando il tempo tra «attività sociali di incontro tra generazioni: tavoli di confronto e partite di burraco».

Il ministro Bernini: «Abbiamo 65mila posti letto da convertire in studentati»

Intanto, mentre nella nuova tendopoli si dibatte e ci si sfida a carte, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, intervistata dal Corriere della Sera è tornata proprio oggi sul tema dei posti letto per gli studenti universitari italiani. Asserendo  tra le altre cose, che la realizzazione di 60mila posti letto per studenti entro il 2026, a fronte dei soli 40mila realizzati in decenni, «è una sfida vera a cui non ci sottraiamo. Sfida che va vissuta non come un obbligo burocratico, ma come un grande obiettivo politico del Governo e un’opportunità per rafforzare il sistema universitario italiano, rendendolo più moderno e competitivo». Fatti, insomma, niente parole, sterili proclami propagandistici o tavoli di gioco…

«Peccato che la Schlein non se ne sia accorta: bastava una telefonata ai suoi sindaci»…

Tanto che, rispondendo a una domanda sull’annuncio della segretaria del Pd Elly Schlein di un piano casa, il ministro ha affermato che «Elly Schlein parla tanto, noi nel frattempo produciamo risultati. Le do una notizia: a maggio abbiamo avviato un censimento degli immobili, pubblici e privati, non utilizzati da convertire in studentati. Un lavoro serio che si è concluso l’11 luglio». E ancora: «La risposta degli enti territoriali e dei gestori privati è stata molto importante. Ora – ha aggiunto la Bernini – è finito il censimento e sono in grado di dire che, su 80mila posti censiti, stimiamo che ce ne siano 65mila utilizzabili. Peccato che la segretaria del Pd non se ne sia accorta. Bastava una telefonata ai suoi sindaci»…

Un tavolo permanente con i rappresentanti delle amministrazioni locali e le Regioni per la ricerca degli alloggi

Concludendo infine: «In questi mesi ho istituito un tavolo permanente con i rappresentanti delle amministrazioni locali e le Regioni per la ricerca degli alloggi. E ho registrato un positivo impegno, a prescindere dal colore politico. Non era scontato e, per questo, voglio sottolineare lo sforzo compiuto anche dall’Anci» ha aggiunto la Bernini. Insomma, ha proseguito la titolare del Mur, «i sindaci, proprio perché più esposti di fronte alle esigenze dei cittadini, hanno compreso che siamo di fronte a una questione di interesse nazionale, più di alcuni leader del loro stesso partito, piuttosto inclini alla polemica e alla strumentalizzazione della protesta». E ogni riferimento è puramente casuale…

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