Ex Ilva, il governo conferma l’impegno con i sindacati: prioritaria la decarbonizzazione
Si è tenuta oggi, a Palazzo Chigi, una riunione tra il governo e le confederazioni sindacali sull’ex Ilva di Taranto. Al tavolo hanno presenziato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e i vertici nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Ugl e Usb.
Ex Ilva, il governo assicura l’impegno per una soluzione di prospettiva
Dopo aver ascoltato le considerazioni dei rappresentanti dei lavoratori in merito alle complesse questioni che caratterizzano da decenni l’impianto siderurgico, il governo ha ricordato le misure finora adottate per affrontare, uno per uno, i numerosi e risalenti nodi critici della vicenda.
«Si tratta – si legge in una nota di Palazzo Chigi – di una pesante situazione della quale l’Esecutivo si è preso carico fin dal suo insediamento, introducendo, con il decreto legge n. 69/2023, norme per rendere possibile la gestione dell’azienda, per sbloccare le risorse poste a disposizione per essa, per chiudere le procedure di infrazione in atto».
«Il governo – si legge nella nota – considera l’incontro di oggi come la tappa di un percorso in atto ed è ben consapevole dell’urgenza degli interventi, ha ribadito l’impegno a dare soluzioni di prospettiva, concentrando la propria azione in modo prioritario sul completamento del percorso di decarbonizzazione, sulla positiva definizione delle procedure d’infrazione in atto, sulla verifica del concreto impegno del socio privato al rilancio dell’impianto e sulla garanzia della sicurezza negli stabilimenti. È stato concordato che, anche in seguito alle interlocuzioni in corso con gli azionisti, sarà calendarizzato a breve un nuovo momento di confronto con i sindacati».
Critici i sindacati: confermato lo sciopero di 24 ore
“Il governo ha fatto un passo indietro” e “noi abbiamo fatto due passi in avanti come Fiom, Fim e Uilm perché abbiamo provato a rappresentare alla presidenza del Consiglio dei Ministri una situazione che è oggettiva: siamo all’eutanasia in Italia di fatto di Acciaierie d’Italia e siamo all’eutanasia della siderurgia in Italia”. Lo afferma Michele De Palma, segretario generale della Fiom, lasciando Palazzo Chigi al termine dell’incontro con il governo sulla situazione dell’ex Ilva di Taranto, durato circa un’ora e mezza. “C’erano tutti ministri competenti – aggiunge – la cosa che ci ha molto colpito è stato il fatto che ha parlato il sottosegretario la presidenza del consiglio Mantovano, ma gli altri ministri competenti per la vertenza, tranne la ministra Calderone da noi sollecitata rispetto ad una situazione ormai drammatica dal punto di vista della situazione degli impianti e delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, non ha parlato nessun altro ministro”. I sindacati confermano tutte le iniziative di mobilitazione in corso compreso lo sciopero di 24 ore di domani.