Visibilia, raggiunto l’accordo con il fisco. Si sgonfia l’accusa di bancarotta per la Santanché
È stato raggiunto l’accordo proposto da Visibilia srl in liquidazione all’Agenzia delle Entrate per pagare quasi 1,3 milioni di euro di debiti fiscali in dieci anni, esattamente 1,294 milioni mediante 20 rate semestrali. L’accordo – secondo quanto trapela da fonti giudiziarie – prevede, l’offerta di alcune garanzie e il soddisfacimento di svariate condizioni. L’accordo, destinato a finire nel fascicolo del giudice civile, dovrebbe contribuire ad allontanare lo spettro della bancarotta ipotizzata dai pm di Milano titolari dell’indagine che riguarda il gruppo editoriale fondato da Daniela Santanché. Resta in piedi, per ora, l’ipotesi di falso in bilancio.
La Srl in liquidazione pagherà 1,3 milioni di euro in 10 anni
Un‘accusa non solo rigettata con sdegno dalla diretta interessata, ma i cui contorni ha ampiamente spiegato nel corso dell’informativa resa al Senato, pur non essendovi obbligata. In più, la Santanché ha anche messo a disposizione la sua casa e l’indennità parlamentare. Davvero non avrebbe potuto fare di più per dimostrare la sua buona fede di imprenditrice, costretta come tanti della sua categoria a fare i conti prima con la crisi determinata dalla pandemia e poi dall’impennata dei prezzi al consumo. Ma torniamo alle condizioni fissate dall’accordo.
I legali di Santanché: «Dalla ministra forti garanzie»
La proposta di pace al fisco e ai principali creditori – che fa lievitare la cifra a circa 1,5 milioni di euro -, presentata il 29 maggio scorso, prevede un impegno sostanzioso da parte della Santanché attraverso la società immobiliare Dani, oltre che dai risultati del Twiga, ora nella disponibilità del marito Kunz Dimitri d’Asburgo Lorena. Nella domanda di omologa di accordi di ristrutturazione di debiti, su cui dovrà pronunciarsi il tribunale di Milano, i legali della senatrice fanno presente come la loro assistita percepisca un’indennità di 95mila euro netti l’anno «ulteriore risorsa a disposizione del socio di maggioranza in funzione del sostegno finanziario da prestare in favore della società per il pagamento dei debiti e, dunque, del buon esito degli accordi».