Prima aggredisce un 75enne, lo butta a terra e lo rapina. Poi prende di mira un 13enne
I Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, al termine delle indagini coordinate dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, hanno denunciato in stato di libertà un diciassettenne, attualmente detenuto per altra causa, accusato di essere l’autore di due rapine avvenute a marzo nel quartiere Corea della città labronica.
La colluttazione con il 75enne e la rapina
In particolare nel corso della serata del 13 marzo scorso, nei pressi della fermata dell’autobus, un uomo 75enne, mentre era in procinto di rientrare a casa, è stato aggredito da un giovane il quale, dopo una breve colluttazione, lo ha spinto a terra e gli ha sottratto la borsa contente, tra le altre cose, uno smartphone.
Dopo le botte, l’anziano finisce al pronto soccorso
L’anziano, recatosi al pronto soccorso, ha riportato 3 giorni di prognosi per “politrauma contusivo” per poi presentarsi presso la caserma di viale Fabbricotti per formalizzare denuncia/querela.
La rapina ai danni di un tredicenne
La serata successiva una pattuglia dei carabinieri è stata chiamata a intervenire sempre nel quartiere Corea per una rapina ai danni di un tredicenne il quale, sceso in strada per far passeggiare il suo cane, era stato avvicinato da un giovane con il pretesto di richiedere informazioni ma, una volta avvicinatosi, lo ha aggredito intimandogli di consegnargli lo smartphone.
Sotto la minaccia di un coltello
La giovanissima vittima ha tentato di opporsi e di allontanarsi ma il rapinatore è riuscito a raggiungerla e ad appropriarsi del cellulare. Poi, dietro la minaccia di un coltello, ha intimato al tredicenne di rivelargli il codice di sblocco. Al rifiuto del minore, lo ha ferito all’avambraccio, dandosi poi alla fuga a piedi.
Le indagini dei carabinieri
I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno avviato le indagini partendo dalla descrizione del rapinatore fornita dalle vittime. Sulla base degli accertamenti sui cellulari sottratti e sulle immagini degli impianti di videosorveglianza della zona, corroborati da una serie di informazioni testimoniali e da ricerche in banche dati, sono giunti a una probabile identificazione.
Recuperata la refurtiva
Inoltre, i militari sono riusciti a rintracciare anche il telefono cellulare sottratto all’anziano, nel frattempo acquistato da un livornese ignaro della sua provenienza. La refurtiva è stata quindi recuperata e restituita al legittimo proprietario. La Procura per i Minorenni ha richiesto il rinvio a giudizio per il giovane. (ITALPRESS).