Messina Denaro, operato d’urgenza. Il legale: “Sta molto male, revocare il regime del 41 bis”
Messina Denaro è stato trasferito all’ospedale dell’Aquila per un’operazione chirurgica. Il ricovero, fanno sapere all’Adnkronos fonti interne al carcere, sarebbe giustificato dall’intervento al quale Messina Denaro è stato sottoposto recentemente.
Le condizioni di Matteo Messina Denaro “sono peggiorate e non sono compatibili con il carcere duro”. E’ quanto afferma l’avvocato del boss mafioso, Alessandro Cerella sostenendo che “deve essere assistito 24 ore al giorno”. Cerella ha incontrato il boss nel carcere de L’Aquila a fine luglio. “A strettissimo giro – aggiunge – presenteremo istanza per il ricovero ospedaliero”. “Messina Denaro-dice ancora l’avvocato, assume un po’ di acqua ed integratori ed è molto dimagrito. I medici dell’ospedale dell’Aquila che lo hanno preso in cura da gennaio non lo vedono tutti i giorni e lui ha bisogno di una assistenza giorno e notte da parte di una infermiera”. Per questo, sostiene, deve essere trasferito in ospedale. “Con la mia collega Lorenza Guttadauro, che è sua nipote – conclude il legale – stiamo decidendo la strategia più efficace”.
Messina Denaro e il tumore
Il boss mafioso fu arrestato a Palermo lo scorso 16 gennaio, dopo 30 anni di latitanza. Messina Denaro, detenuto in regime di 41 bis nel supercarcere de L’Aquila, è affetto da un tumore: proprio per questo motivo, fin dal giorno del suo arresto, si trova in cura all’interno del penitenziario dove è stata allestita per lui una stanza per la chemioterapia.
Il precedente di Provenzano e la morte in ospedale
Anche un altro dei capi della cupola, Bernardo Provenzano, dovette affrontare gli ultimi mesi della sua vita con una malattia( neurodegenerativa9 per la quale era ridotto praticamente in uno stato vegetale. All’epoca, nonostante il parere favorevole della stessa procura distrettuale antimafia, Provenzano rimase al regime di carcere duro morendo all’ospedale San Paolo di Milano.
La lunga latitanza e l’arresto di gennaio
Trapanese, 61 anni, Matteo Messina Denaro Capo indiscusso del mandamento di Castelvetrano e della mafia nella sua provincia, è considerato uno dei boss più importanti di tutta Cosa nostra. Latitante per quasi trent’anni fu arrestato in una clinica di Palermo il 16 gennaio di quest’anno: era registrato con il falso nome di Andrea Bona