Arabia Saudita, confermata la condanna a 6 mesi per la hostess italiana: “Stava per fumare hashish”
Un tribunale saudita ha confermato oggi in appello la condanna a sei mesi di detenzione a carico della hostess italiana, Ilaria De Rosa, 24 anni, arrestata in Arabia Saudita lo scorso 5 maggio, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Secondo quanto si apprende, De Rosa dovrebbe restare in carcere fino a novembre. Attualmente detenuta in un penitenziario a Gedda, De Rosa e’ originaria di Resana, in provincia di Treviso.
Assistente di volo per la compagnia lituana Avion Express, era stata arrestata il 5 maggio scorso durante una festa in una villa con addosso – secondo l’accusa – una modica quantità di hashish. Un’accusa che la giovane ha sempre respinto e dalla quale era stata scagionata anche dai tre amici che quella sera erano con lei. Gli arrestati in tutto erano stati 8. Gli amici – un egiziano, un tunisino ed un saudita – sono stati condannati a un anno e mezzo di carcere ciascuno. Stava per fumare hashish, per questo è colpevole. È la motivazione, in sintesi, della condanna. La legge saudita non fa differenza infatti tra possesso di sostanze stupefacenti e spaccio di droga.
L’ultima speranza per la hostess italiana una grazia del re dell’Arabia Saudita
«Non capivo cosa stesse succedendo, ho temuto che fosse una rapina», ha raccontato la giovane trevigiana ai suoi legali. Ora la sentenza d’appello che la terrà in carcere fino a novembre. L’unica speranza per la hostess, è che venga accolta la richiesta di grazia presentata dai suoi legali. La richiesta di scarcerazione prima del termine della pena è stata fatta pervenire direttamente al re Salmān bin Abd al-ʿAzīz Āl Saūd e si fonda sul basso quantitativo di droga. A questo punto solo se il re concederà la grazia, Ilaria potrà tornare in Italia prima di novembre.