Rogo di Milano, avviso di garanzia alla direttrice della Rsa. Ipotesi di omicidio colposo

10 Lug 2023 16:28 - di Paolo Cortese

C’è una prima informazione di garanzia nell’indagine della Procura di Milano sul rogo nella Residenza sanitaria per anziani  ,Casa dei Coniugi,  nella quale, nella notte tra giovedì e venerdì scorso, sono morti sei anziani. Si tratta di Claudia Zerletti, direttrice della struttura di via dei Cinquecento, il cui nome sarà iscritto, assieme a quelli di altre persone, nel registro degli indagati nelle prossime ore, ma che ha già ricevuto un’informazione di garanzia sotto forma di verbale di identificazione. Le iscrizioni sono necessarie per poi procedere all’autopsia degli ospiti che hanno perso la vita. Le accuse sono omicidio e lesioni colpose plurime e incendio. Un atto dovuto per poter verificare se ci siano responsabilità penali e se la tragedia poteva essere evitata.

FdI al sindaco Sala: “Chi doveva vigilare?”

Intanto , continuano le polemiche e richieste di chiarimento per accertare anche le eventuali responsabilità politiche del Comune.  Lo stesso sindaco Beppe Sala non le ha escluse, affermando che se dovessero emergere sarà giusto agire di conseguenza.  Il deputato di FdI, ed ex amministratore meneghino, Riccardo De Corato, ha  detto  di essere “d’accordo col sindaco di Milano  sulla necessità di ricorrere in alcuni casi alle esternalizzazioni di alcune strutture come le Rsa. Fu proprio la giunta Moratti di cui ero vicesindaco ad adottare questa soluzione. Vogliamo far notare a Sala, però, che il problema non è l’esternalizzazione, ma il metodo con cui questa si realizza e che non è chiaro chi doveva vigilare sulla correttezza delle azioni”.

Il primo cittadino : “Parlerò in consiglio comunale dopo i funerali”

Proprio Sala ha affermato oggi che riferirà in consiglio comunale sul rogo alla Rsa di venerdì  7 luglio “dopo i funerali delle vittime. L’ho detto alla presidente del consiglio comunale e sono più che lieto di riferire ma finché non ci sono i funerali mi sembra sbagliato. Va a finire – ha aggiunto il sindaco di Milano – che in consiglio comunale ci si metterà a litigare e non è giusto proprio nel momento in cui ancora non sono state celebrate le esequie”.

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