Migranti, fermo amministrativo per la Ocean Viking. La Guardia costiera: “Irregolarità relative alla sicurezza”

12 Lug 2023 20:24 - di Agnese Russo
ocean viking

La nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee è stata sottoposta a un fermo amministrativo nel porto di Civitavecchia, dove ieri aveva portato i 57 migranti soccorsi il 7 luglio in due diverse operazioni. Il provvedimento è stato emesso a seguito di una lunga ispezione a bordo, dalla quale sono emerse “irregolarità relative alla sicurezza della navigazione”.

Un’ispezione di sette ore a bordo della Ocean Viking

A dare notizia della misura è stata la Guardia costiera, che per sette ore ha ispezionato il mezzo e verificato i requisiti del personale a bordo, poi risultati carenti. “Oggi la nave Ocean Viking, ormeggiata nel porto di Civitavecchia, è stata sottoposta a fermo amministrativo per irregolarità relative alla sicurezza della navigazione, riscontrate a seguito di attività di verifica a bordo svolta dagli ispettori specializzati della Guardia Costiera”, si legge in una nota della Guardia Costiera.

La Guardia costiera: “Irregolarità relative alla sicurezza della navigazione”

“Parte dell’equipaggio non possedeva le abilitazioni necessarie per la gestione dei mezzi di salvataggio presenti a bordo”, indispensabili, viene rilevato, “per affrontare un’eventuale situazione emergenziale come l’abbandono della nave”. Secondo quanto riferito dal Giornale, la Ong ha fatto sapere che sta “lavorando con le parti interessate per revocare il fermo il prima possibile”, sebbene non sia chiaro a cosa intendano appellarsi per contrastare il provvedimento.

Il precedente di gennaio

Dall’entrata in vigore del decreto Piantedosi, è la prima volta che la Ocean Viking subisce un fermo amministrativo. Non lo è però in assoluto: a gennaio 2022 il provvedimento fu emanato a Trapani per problemi strutturali alla poppa della nave e altre irregolarità, che mettevano a rischio la sicurezza di equipaggio e migranti. Un altro fermo fu disposto a luglio 2020 a Porto Empedocle, quando la Guardia costiera rilevò che “la nave ha trasportato un numero di persone superiore a quello riportato nel Certificato di sicurezza dotazioni per nave da carico”.

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