L’Uefa esclude la Juventus dalle coppe europee per un anno. Al suo posto la Fiorentina

28 Lug 2023 20:26 - di Roberto Garritano
Uefa Allegri

L’Uefa ha escluso la Juventus dalla Conference League per la stagione 2023-2024. La decisione del massimo organo calcistico europeo è arrivata dopo la penalizzazione di dieci punti inflitta dalla giustizia sportiva italiana al club bianconero per la vicenda delle false plusvalenze. A seguito della penalizzazione la Juventus si era classificata settima in campionato qualificandosi, appunto, per la competizione minore. Al posto della Juve entra in Conference la Fiorentina di Rocco Comisso.

Perché la decisione dell’Uefa non fa male alla Continassa

La decisione di Nyon era nell’aria. Molti pensavano che l’acredine nata tra Ceferin e Agnelli ( prima legati da una forte amicizia personale con tanto di comparaggio) dopo che la Juventus aveva promosso la nascita della Superlega portasse all’esclusione dalle coppe. Ma rimanere fuori per un anno può essere un bene per la società oggi gestita direttamente dagli Elkann. La Conference League si gioca di giovedì. I suoi introiti sono ovviamente scarsi. Vincendo la manifestazione ( e questo presupporrebbe fare almeno tredici partite) la Juventus incasserebbe complessivamente quindici milioni. Ma per farlo dovrebbe comunque impiegare “a scavalco” i suoi migliori calciatori disperdendo energie utili per il campionato. Con l’esclusione sancita oggi la squadra allenata da Max Allegri potrà dedicarsi esclusivamente al torneo nazionale. Un vantaggio non di poco conto considerando gli impegni degli altri competitor.

La multa di dieci milioni di euro

I rumors dicono che l’Uefa potrebbe comminare una sanzione di almeno dieci milioni di euro al club bianconero. E questo forse è l’aspetto più importante. Il nuovo direttore sportivo Cristiano Giuntoli deve fare i conti con un budget ridimensionato, considerando che mancheranno circa 70 milioni di euro di ricavi che lo scorso anno ha garantito la partecipazione alla Champions. Giuntoli non può dare l’agognato Lukaku al suo allenatore se prima non venderà Vlahovic, valutato ottanta milioni e oggi privo di grandi richieste. Gli Elkann son stanchi di ricapitalizzare e vogliono una società autosufficiente. Oggi arriva lo stop di Ceferin. Per tanti tifosi, in fondo, un sollievo.

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