Il gruppo Wagner ricompare nella Repubblica Centroafricana per “monitorare” il referendum a fianco delle forze regolari
Spariti per un po’ dalla scena internazionale dopo la clamorosa marcia su Mosca guidata dal loro capo Prigozhin, ora i mercenari del gruppo Wagner ricompaiono in forze nella Repubblica Centroafricana per ‘monitorare’ la sicurezza del referendum costituzionale che si terrà tenutasi alla fine di luglio.
È stata la stessa “filiale” locale del gruppo russo a rivelare quale è il nuovo scenario in cui opereranno i famosi mercenari della Wagner spiegando su Telegram che “un volo di istruttori è arrivato” nella capitale Bangui e “diverse centinaia dei professionisti più esperti del gruppo Wagner si sono uniti al team che lavora nella Repubblica Centrafricana”.
“Gli istruttori russi continueranno ad aiutare il personale militare delle forze armate e le forze dell’ordine della Repubblica centrafricana per garantire la sicurezza in vista del referendum costituzionale previsto per il 30 luglio 2023”, si legge nel messaggio.
Da mesi nel Paese stanno affluendo centinaia di mercenari del gruppo Wagner, in prospettiva, secondo alcuni osservatori, con l’espansione dei mercenari russi in Africa dove anche i cinesi da anni stanno coltivanfo i propri interessi.
Quanto alla Repubblica Centrafricana, il nuovo schieramento è collegato al referendum costituzionale indetto a maggio dal presidente, Faustin-Archange Touadéra, per modificare la Carta del 2016 così da consentirgli di candidarsi per un terzo mandato.
L’annuncio è arrivato dopo che nelle settimane precedenti l’opposizione centrafricana aveva denunciato gravi preoccupazioni per il possibile svolgimento del referendum, sostenendo che sarebbero state proposte modifiche al testo della Costituzione per stabilire una presidenza a vita presieduta da Touadéra.
L’attuale Costituzione vieta al capo dello Stato di candidarsi per un terzo mandato.
Touadéra è stato eletto nel 2016 e rieletto nel 2020, dopo controverse elezioni segnate dall’offensiva dei ribelli della Cpc, la Patriots for Change Coalition e dalla bocciatura dei risultati da parte dell’opposizione.
Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno denunciato le attività del Gruppo Wagner nella Repubblica Centrafricana e in altri paesi del Continente in cui operano, dopo aver denunciato abusi e violazioni dei diritti umani, inclusi attacchi indiscriminati contro i civili.
La Russia, dal canto suo, nega queste accuse spiegando che il gruppo Wagner collabora con le autorità per “istruire” le forze armate nazionali nella lotta al terrorismo.