Follia degli ambientalisti in Piemonte: sgonfiate le gomme di settanta Suv a Torino

28 Lug 2023 19:35 - di Redazione
Suv

L’ultima follia degli ambientalisti è andata in scena stamattina a Torino. Sgonfiate le gomme di settanta auto . L’azione è stata rivendicata con un volantino sedicente nel quale si legge” Abbiamo sgonfiato uno pneumatico del tuo suv. Ti arrabbierai, lo sappiamo. Non ce l’abbiamo con te, ma con la tua auto. L’abbiamo fatto perché utilizzare un’auto enorme come questa in una città come Torino ha conseguenze altrettanto enormi per tutti gli altri”. Nel volantino si legge ancora “Abbiamo solo sgonfiato lo pneumatico, con un’innocua lenticchia, non abbiamo fatto nessun altro danno . Lo sappiamo che hai lavorato duramente per permetterti un’auto come questa, ci dispiace averlo dovuto fare. Purtroppo le industrie sanno creare in noi bisogni che non abbiamo realmente. Ormai quest’auto ce l’hai. Però per oggi puoi spostarti a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. E in futuro ribellati a chi cerca di convincerti che bisogna avere sempre di più. Per vivere meglio è necessaria la collaborazione di tutti”.

La reazione degli automobilisti  alla follia: ” Meglio non averli incontrati …”

Alcuni automobilisti, sentiti subito dopo il raid hanno affermato che se avessero incrociato gli ambientalisti ” ci sarebbe stato il rischio che finisse male”. L’ex deputato torinese Osvaldo Napoli, oggi dirigente nazionale di Azione, ha detto che” tagliare o sgonfiare le gomme a 70 auto, come è accaduto l’altra notte a Torino, è un’azione dimostrativa che dimostra una sola cosa: per essere stupidi non serve essere per forza negazionisti, si può esserlo anche come ambientalisti ideologici. Quando l’ideologia prende il sopravvento a soffrirne è la realtà e la soluzione ai gravi problemi che essa pone. Il negazionismo ambientale e l’ambientalismo fondamentalista –  ha aggiunto Osvaldo Napoli – vanno a braccetto e si sostengono a vicenda”.

Il raid di ieri alla Regione Piemonte

Ieri gli ambientalisti avevano preso di mira il palazzo della Regione Piemonte suscitando la reazione del presidente del consiglio regionale Stefano Allasia. “Non è assolutamente giustificabile – ha detto  Allasia –  perché le azioni di protesta non possono sfociare in comportamenti violenti che si traducono in danni e costi che poi ricadono sulla collettività. Un conto sono le azioni di sensibilizzazione e le rivendicazioni anche accese, altra roba è imbrattare e rompere le vetrate”.

 

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