Cda Rai, via libera al Contratto di servizio e ai nuovi palinsesti. Sergio: “Cartabianca non c’è”
Nei nuovi palinsesti Rai il 73% dei programmi sarà prodotto internamente e gli appalti sono stati dimezzati. Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato, Roberto Sergio, nel corso del suo intervento nel Cda che ha approvato pressoché all’unanimità lo schema del Contratto di Servizio 2023-28 e “preso atto” dei palinsesti televisivi dei canali generalisti e specializzati per l’autunno-inverno 2023, che saranno poi presentati venerdì 7 luglio nel centro di Produzione di Napoli.
Sergio: “Abbiamo portato la Rai a saturazione la capacità produttiva”
Durante il Cda Sergio ha rivolto un ringraziamento particolare “a tutte le strutture che, in brevissimo tempo, sono riuscite a costruire un palinsesto di qualità e attrattività e alla Produzione Rai che, con professionalità ed impegno ha assicurato, fin da questi palinsesti autunnali, una piena valorizzazione della capacità produttiva interna”. “Sono orgoglioso – ha detto – di poter annunciare che abbiamo portato a saturazione la capacità produttiva dei centri di produzione con un incremento rispettivamente del +10% a Roma del +13% a Milano, del +17% a Napoli e del +256% a Torino) con il 73% dei programmi prodotti internamente e il dimezzamento degli appalti totali rispetto alla stagione autunnale 2022 (saranno solo il 3,8%)”.
L’incognita “Cartabianca”: “Non è in palinsesto, aspettiamo la decisione di Bianca Berlinguer”
L’ad, inoltre, ha chiarito che la trasmissione Cartabianca, “al momento”, non è presente in palinsesto. “Rispettosamente – ha aggiunto – siamo in attesa di conoscere da Bianca Berlinguer la sua decisione sul proseguimento nella conduzione del talk politico. Per noi Bianca Berlinguer rappresenta una colonna della nostra azienda e speriamo che la sua decisione, sofferta, possa vedere Cartabianca alla ripresa della stagione televisiva su Rai3″, ha chiarito. Secondo quanto riferito da Repubblica, Sergio avrebbe anche aggiunto che “a ogni modo penso proprio che non rimarrà in Rai”.
L’impegno sul giornalismo d’inchiesta
L’ad poi ha spiegato che “sarà assicurato l’impegno da parte dell’azienda a tutelare e a valorizzare nell’applicazione del contratto di servizio quella che è la grande tradizione del servizio pubblico nel campo del giornalismo di inchiesta”. Nel 2022 le trasmissioni di approfondimento erano state Presa diretta (Rai3), Report (Rai3), Mi manda rai tre (Rai3), Indovina chi viene a cena (Rai3), Fattore umano (formula reportage) (Rai3), Chi l’ha visto (Rai3), Codice (Rai1), Cose nostre (Rai1). Inoltre Tv7 (Tg1) Speciale Tg1 (Tg1) Tg2 dossier (Tg2). Nell’offerta autunnale 2023 – sottolinea Viale Mazzini – si aggiungeranno “Storie dal mondo” (Rai3), “Petrolio” (Rai3) e “Poster” del pomeriggio di Rai2 che farà reportage sul mondo dei giovani.
Nel contratto di servizio Rai per la prima volta “un articolo dedicato alla sostenibilità economica”
“Rai si è posta l’obiettivo, di definire un nuovo testo di contratto di servizio 2023- 2028 che garantisse ai cittadini utenti un’offerta complessiva di servizio pubblico rilevante, inclusiva, sostenibile, responsabile e credibile e dall’altro fosse di più facile lettura non solo per le parti del contratto stesso (Rai e Ministero concedente) ma soprattutto per i soggetti a cui il servizio pubblico vuole e deve rivolgersi”, ha spiegato l’azienda in una nota, sottolineando che “nello specifico è stata raccolta appieno e risolta la preoccupazione espressa sul nodo risorse economiche ed è proprio a tal fine che lo schema di contratto di servizio prevede per la prima volta un intero articolo dedicato alla sostenibilità economica e quindi alla compatibilità tra risorse riconosciute e perimetro degli obblighi di servizio pubblico”. Il contratto di servizio, che ha registrato un solo voto contrario in Cda, ora dovrà passare al vaglio della Commissione di Vigilanza per l’acquisizione del relativo parere prima dell’approvazione definitiva entro il termine del 30 settembre, scadenza del Contratto di Servizio attualmente in vigore. Sergio ha poi comunicato al Consiglio che Rai ha deciso di recedere da Ter, in quanto metodo di rilevazione non accettabile per un servizio pubblico.
La soddisfazione di FdI: “La Rai cambia passo. Smentite tutte le fake news dei giorni scorsi”
“L’approvazione da parte del Cda Rai dei nuovi palinsesti e dello schema di contratto di servizio sono la conferma che i nuovi vertici fanno segnare un marcato cambio di passo rispetto alla gestione precedente”, ha commentato il capogruppo di FdI in Vigilanza Rai, Francesco Filini, sottolineando che “partite delicate come il Contratto di Servizio e i palinsesti, lasciate per mesi e mesi in sospeso, sono state subito affrontate e risolte, rispettando i tempi stabiliti” e che “l’aumento nell’offerta autunnale dei programmi di approfondimento con particolare attenzione al giornalismo d’inchiesta, mette una pietra tombale su tutte le polemiche e le fake news dei giorni precedenti”. La vicepresidente di FdI in Vigilanza, Augusta Montaruli, ha poi sottolineato che “l’esito del Cda sul contratto di servizio è il segno di una visione trasversale e lungimirante sul servizio pubblico, che ci fa ben sperare per il futuro grazie all’apporto positivo dei nuovi vertici e alla loro solida visione dell’azienda”. “Oggi – ha aggiunto – si compie un primo passo che già testimonia la competenza e la serietà di un lavoro attento alle problematiche ereditate e alle sfide future da affrontare che abbiamo avuto occasione di indicare nella recente audizione in Vigilanza”.