Rai, la lagna infinita. Stavolta è per Forrest, che chiude perché è scaduto il contratto. Ma ne fanno un caso

1 Lug 2023 16:51 - di Redazione

Rai, la lagna infinita. Prima si lamentano e poi emigrano gioiosamente altrove. Tuttavia ci tengono a dipingersi come sopravvissuti all’assedio sovranista. Vittime sacrificali della censura dell’onda nera. Resistenti e resilienti da coccolare e applaudire. Stavolta a presentarsi con toni da perseguitati sono Luca Bottura e Marianna Aprile. facevano un programma su Raiuno, Forrest, che è arrivato a scadenza e non è stato rinnovato. Apriti cielo: non hanno dato spiegazioni, lamentano i due conduttori, è una mancanza di rispetto.

Luca Bottura, in particolare, fa tweet su tweet, spiega e rispiega quanto erano fichi, bravi, abili, indipendenti, veri mattatori del servizio pubblico lui e Marianna Aprile. Per nulla ideologizzati, manco un pochino. Incassa solidarietà e piagnistei: vi hanno epurato! Vergogna! Lei non è da meno nel versare lacrime social. Finché arriva Guia Soncini e commenta sotto al tweet di Bottura: “Io ho fatto il mio primo programma su RadioRai nel ’97, ho da offrirti ventisei anni di statistica nei quali il numero di volte in cui a qualcuno – io o altri che facevano altri programmi – è stato esplicitamente comunicato che il suo programma non veniva rinnovato è: zero”. Morale: non la fate tanto lunga.

Persino la Fnsi (Federazione nazionale della stampa) interviene sul caso: la chiusura della trasmissione ‘Forrest’ su Rai Radio1 “è un errore”. E “l’assenza di una spiegazione è inaccettabile”, commenta il presidente della Fnsi e giornalista Rai, Vittorio Di Trapani. Che aggiunge: “Evidentemente il ‘nuovo storytelling’ non prevede un programma intelligente, ironico e pungente come ‘Forrest’. O proveranno a dire che anche Marianna Aprile e Luca Bottura (i conduttori del programma di Radio1, ndr.) sono andati via spontaneamente?”.

Replica la componente Usigrai-Fnsi Pluralismo e Libertà: “Da parte del Presidente Fnsi sono inaccettabili le continue ingerenze sulla Rai, persino sui palinsesti di programmi non di testata, invece che occuparsi delle numerose e drammatiche emergenze contrattuali che investono migliaia di giornalisti della emittenti private, della carta stampata e del web. La componente Usigrai-Fnsi Pluralismo e Libertà invita il Presidente Fnsi a volgere lo sguardo oltre il cortile dorato della Rai ai colleghi precari, sottopagati, in contratto di solidarietà, invece che intervenire continuamente a sproposito sulle tematiche del Servizio Pubblico con irricevibili ingerenze e pressioni che svelano il tentativo di partecipare attivamente alla scelta di programmi e conduttori, compito non proprio del sindacato”.

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