Stop alle moschee nei garage. La legge di FdI fa infuriare Bonelli: “Allora chiudiamo pure gli oratori”

10 Giu 2023 17:50 - di Giovanni Pasero
garage moschee

Ennesimo polverone sul nulla dell’opposizione: stavolta in Commissione Ambiente della Camera durante l’esame di una proposta di legge di FdI, a prima firma del capogruppo Tommaso Foti, che ha l’intento di vietare la trasformazione di capannoni industriali o garage in moschee o più in generale luoghi di culto per le comunità islamiche.

Bonelli tira in ballo le chiese: allora dovete chiudere anche gli oratori

A sinistra hanno infatti sollevato critiche di merito ed anche di legittimità costituzionale, perché «attraverso le norme urbanistiche si andrebbe ad incidere sulla libertà di culto». Per questa ragione, il leader dei verdi Angelo Bonelli scaglia il sasso, stavolta non raccolto dall’Adige, ma metaforico e  scrive una lettera incendiaria al presidente della Camera Lorenzo Fontana.

«Se la norma fosse approvata le confessioni religiose che si dovessero trovare ad esercitare il culto in ambienti non conformi con gli strumenti urbanistici, andrebbero chiuse ma questo verrebbe applicato – secondo FdI – solo ai musulmani e a quelle confessioni non riconosciute. In Italia ci sono molte parrocchie e oratori che si trovano in ambienti non conformi con gli strumenti urbanistici che giustamente non vengono chiusi. Foti pero’ vuole chiudere i luoghi dove si esercitano culti diversi. E’ una discriminazione inaccettabile», incalza Bonelli.

Moschee nei garage e capannoni: la proposta di legge di FdI non opera retroattivamente

Un’accusa respinta al mittente da FdI. In particolare, in risposta a Bonelli. «In realtà – precisa il deputato di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi – la norma prospettata non è di interpretazione autentica, ragione per cui non opera retroattivamente e, quindi, l’unica cosa a cui pone fine sono le dabbenaggini giuridiche di Bonelli, atteso che potrà produrre effetti solo per il futuro. Bonelli all’evidenza ignora, o fa finta di non sapere, che i luoghi di culto – non di studio dello stesso o di svago annessi a quelli di culto – per potere essere realizzati necessitano di idonea classificazione urbanistica dettata dalla legge. E proprio per evitare la furbizia di aggirare la normativa vigente, si inserisce la proposta di legge a firma Foti soggetta, come tutte le proposte in fase di esame, a modifiche. Se poi il fine unico di Bonelli è quello di tifare per un sistematico aggiramento della normativa esistente, nata per ben altre finalità, è legittimo da parte sua sostenerlo, così come doveroso da parte nostra porre fine a detto malvezzo», conclude il deputato di FdI.

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