Pd da ridere: il neo vicecapogruppo non è iscritto al Pd e dice no alle armi e all’utero in affitto

7 Giu 2023 15:21 - di Marta Lima

Il Pd, il Partito dei paradossi, c’è poco da fare. Non passa un giorno che non veda il nuovo corso di Elly Schlein al centro di una polemica, una bufera, una gaffe. Non passa giorno che non emergano segnali di spaccatura, contrapposizione, faide interne, perfino il giorno dopo della scelta dei “fedelissimi” di Elly, in Parlamento. Come quel Paolo Ciani, nuovo vice-capogruppo del Pd, che aveva preso il posto del “figlio di papà” Piero De Luca, che oggi su Repubblica prende le distanze dal suo stesso partito. “Ci tiene a sottolinearlo, non è iscritto e non si iscriverà al partito di Elly Schlein, che l’ha scelto….”, scrive Repubblica, spiegando che Ciani è iscritto al suo movimento, “Demos”, “che è un partito a tutti gli effetti, iscritto al registro dei partiti e che chiede il 2xMille”. Il nuovo vicecapogruppo, poi, giusto per complicare la vita alla Schlein, annuncia: “Sono contrario all’invio di armi, anche il Pd ora può cambiare linea”. E sull’utero in affitto? Più vicino alla Meloni che alla Schlein…

Paolo Ciani, il fedelissimo della Schlein che non è iscritto al Pd

“Me l’ha proposto la presidente Chiara Braga qualche giorno fa, in modo riservato. Mi sono preso un po’ di tempo per condividere la decisione con i miei amici di Demos”, commenta Ciani. Che spiega: “Demos è il mio partito. Il nostro gruppo si chiama Pd-Italia democratica e progressista, che rappresenta forze politiche che si sono unite al momento delle elezioni di settembre alla lista del Pd. Ma in molte elezioni locali abbiamo continuato a partecipare col nostro simbolo, come alle ultime regionali del Lazio. La nomina mi onora, è un riconoscimento importante. Demos è un partito a tutti gli effetti, chiederemo il 2xMille. E non mi iscrivo al Pd, a differenza dei colleghi di Articolo 1. Non saremo ovviamente in contrapposizione, anzi. Ma sono convinto che il centrosinistra debba avere un’area plurale in grado di arrivare al 51% e il Pd da solo, mi auguro, può arrivare al 30%, ma non basta”.

Il cattolico a disagio con la sinistra…

“Faccio parte della comunità di Sant’Egidio da quando ho 14 anni, non è che sono vicino, è proprio la mia vita. Da quando ho iniziato a fare politica però ho distinto gli ambiti, perché Sant’Egidio è una realtà ecclesiale, Demos una forza politica. Sicuramente è stato un segno di attenzione da parte della segretaria ai cattolici in generale, ma io non sono del Pd, quindi non posso dire: ora i cattolici si sentono a casa nel Pd”. Ma c’è di più. Paolo Ciani è anche contrario all’utero in affitto. “Sono contrario, penso alle posizioni del mondo cattolico ma anche a quelle di un pezzo di mondo femminista. Conoscendo bene il Sud America, so come questa pratica si trasformi nello sfruttamento di donne povere, una mercificazione del corpo. Ma non amo fare battaglie ideologiche, quindi sono favorevole alla registrazione dei figli di coppie Lgbt+. E il reato universale per la Gpa proposto dalla destra mi sembra proprio questo, una battaglia ideologica. Sbagliata”.

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