Padova, Roccella: “Non si è genitori per contratto. Per le coppie omosessuali c’è l’adozione”

21 Giu 2023 8:30 - di Sara De Vico

“In Italia si diventa genitori solo in due modi, o per rapporto biologico o per adozione. Lo ha ribadito anche la Cassazione”. La ministra Eugenia Roccella, intervistata dal Corriere della Sera ribadisce la cornice che ha portato la Procura di Padova a impugnare  gli atti di nascita di trentatré bambini figli di due mamme.

Roccella: per il genitore non biologico c’è l’adozione

La strada, a dispetto di quanto sostengono i sindaci disobbedienti, è segnata dalla sentenza del dicembre 2022. “Dove viene indicata la strada dell’adozione in casi particolari, un’adozione semplificata. Che ci sia il vaglio di un tribunale, quando non c’è un legame naturale, per i bambini è una garanzia in più. La genitorialità per contratto in Italia non esiste”.

I sindaci hanno disubbidito per scelta politica

Il governo – precisa Roccella – non ha cambiato di una virgola le norme o le regole. Sono stati i sindaci, per scelta politica, a compiere atti in contrasto con quella sentenza, sapendo che avrebbero potuto essere impugnati”. Il riferimento è all’intervento del prefetto di di Milano che ha intimato al sindaco Sala di non trascrivere più i certificati di bimbi nati da due mamme. Da lì la necessità del  ministro Piantedosi di inviare sull’argomento una circolare a tutti i prefetti. La ministra della Famiglia e Natalità difende l’operato lineare del ministero, che ha semplicemente richiamato al rispetto della sentenza della Cassazione.

La stepchild adoption non è discriminatoria

Per le famiglie arcobaleno c’è l’adozione. “Che immette pienamente il bambino nella rete di parentela del genitore adottivo”, spiega la ministra Roccella. “Assicurandogli quindi nonni, zii, cugini e pieni diritti patrimoniali, e non richiede nemmeno il consenso obbligatorio del genitore biologico. Stiamo parlando della stepchild adoption , che qualche anno fa veniva richiesta a gran voce. Perché adesso non va bene più? Non è una procedura discriminatoria”. Si tratta dello strumento sempre seguito dalle coppie eterosessuali, quando il nuovo compagno di una vedova con figli o di una mamma single vuole diventare padre dei suoi figli e non ha con loro un rapporto biologico”.

La tutela dei bambini non è in discussione

Il punto è culturale, non è la tutela dei bambini, che non è messa in discussione. “Se vogliamo mantenere un impianto fondato sulla filiazione naturale o vogliamo arrivare alla filiazione per contratto”.
Nessuno mette in dubbio l’amore, insiste. “Dobbiamo decidere se l’ambientalismo che tutti invocano vale solo per piante e animali o possa esistere anche “un’ecologia umana”. Tante volte richiamata da papa Francesco”.

Non confondiamo i disagi degli adulti con i diritti dei figli

Infine respinge l’ultima obiezione dei disobbedienti. È vero che nel caso di una famiglia già costituita una mamma perde la genitorialità e ne rimane senza fino all’adozione, ma si tratta di una condizione provvisoria. “È sicuramente  un disagio e un dispiacere per l’adulto”, dice Roccella. “Ma non credo che i bambini si accorgeranno del cambiamento che probabilmente durerà pochi mesi. Nel frattempo nessuno escluderà la persona che hanno conosciuto come genitore dall’accompagnamento a scuola e dalle normali attività del bambino”.

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