Italia-Malta, Meloni incontra Abela: si rafforza l’asse nell’Ue. “Sui migranti difendere i confini esterni”

15 Giu 2023 17:50 - di Federica Parbuoni
meloni abela

Il rafforzamento delle relazioni bilaterali e delle posizioni comuni in seno all’Ue è stato al centro dell’incontro che oggi il premier Giorgia Meloni ha avuto con il suo omologo maltese Robert Abela. Un confronto che consolida la collaborazione che già esiste e si è espressa più volte in Consiglio europeo, ha ricordato Meloni, nella “difesa dei reciproci interessi nazionali”. A cominciare dal tema dei migranti.

Il tema dei migranti al centro dell’incontro tra Meloni e Abela

Italia e Malta intendono “rafforzare il dialogo bilaterale a livello politico e tecnico”, a partire dal tema delle “migrazioni, per noi prioritario, ma anche sull’energia: Malta rientra nel nostro progetto di hub energetico dell’Europa. Si lavora e dialoga insieme sulle infrastrutture energetiche fra i nostri Paesi”, ha detto Meloni durante le dichiarazioni congiunte con Abela. I due Paesi, ha proseguito il premier italiano, convengono sul fatto che, “senza un’adeguata difesa dei confini esterni dell’Ue, diventa difficile parlare di movimenti migratori secondari”. Dunque, “la sfida è affrontare i movimenti primari”.

La convergenza sulla difesa dei confini esterni

“Con il primo ministro abbiamo lavorato per cambiare il paradigma di questi anni della Commissione europea”, ha ricordato poi Meloni, spiegando di essere “molto soddisfatta” del “rapporto costruito” con Abela e “molto contenta” dell’incontro di oggi, che “concretizza il nostro lavoro di rilancio di relazioni solide” ed è “favorito dalla convergenza su molti temi dell’agenda politica”. “Ci siamo ritrovati molto spesso al Consiglio europeo a difendere reciproci interessi nazionali, come sui flussi immigratori irregolari, e penso alla opportunità necessaria di continuare a fare un lavoro comune anche in vista del prossimo” summit europeo.

Il tema dei confini marittimi e delle rispettive zone economiche esclusive

Durante il vertice, inoltre, i due leader hanno affrontato anche il tema della definizione dei confini marittimi e delle rispettive zone economiche esclusive, convenendo “sull’importanza della loro definizione”. “C’è da parte di entrambi la volontà di fare passi avanti e risolvere questa materia, crediamo possa essere profondamente strategico per le nostre relazioni”, ha chiarito Meloni, spiegando poi che tra i temi affrontati ci sono stati anche il sostegno all’Ucraina, “che non è mai in discussione ed è un tema che vede Italia e Malta come importanti alleati”, e le prossime riforme Ue in materia economica, dal patto di stabilità e crescita, alla necessità “di difendere gli investimenti strategici che l’Ue richiede, di tenerli in considerazione nelle nuove regole della governance”.

Abela ringrazia Meloni per la missione in Tunisia

Meloni, quindi, ha riferito di aver “aggiornato il premier Abela sulla missione in Tunisia con Von der Leyen e Rutte”. “Penso che aver adottato una dichiarazione congiunta con il premier Saied sia un ottimo risultato, propedeutico alla ricerca di un accordo comune tra Tunisia e Ue. Siamo molto soddisfatti”, ha detto il presidente del Consiglio, ricevendo il ringraziamento del collega maltese, esteso anche a Rutte e von der Leyen, “per il lavoro che hanno fatto con la Tunisia concentrandosi sullo sviluppo economico e su delle riforme” che “alla fine potranno essere un vantaggio per la Tunisia e per l’Unione Europea”.

Il premier maltese: “Sui migranti noi e l’Italia parliamo con una sola voce”

Le migrazioni, ha sottolineato a sua volta Abela, sono “una grande sfida per i nostri due Paesi”, che sul tema “parlano con una sola voce”. Questa sfida, però, ha ribadito il premier maltese, non può riguardare solo Italia e Malta, deve investire l’Europa. Serve un “approccio europeo olistico: oneri e responsabilità associati ai flussi migratori non devono poggiare solo su nostre spalle come paesi ai confini esterni, serve reale solidarietà dalle controparti europee, noi ci impegnano a non sfuggire alle nostre responsabilità e rispettare le procedure”. Il premier maltese, puntando l’indice contro gli scafisti che “sfruttano la disperazione di così tanta gente sfortunata”, ha sottolineato anche la necessità di “un impegno più robusto con i Paesi di transito”. “Dobbiamo lavorare con i nostri partner – ha rimarcato – per trovare soluzioni che possano dare prosperità tangibile per i Paesi vicini”.

Abela, poi, ha definito “molto positivo” l’incontro anche per quanto riguarda la cooperazione sulla difesa”. “Il nostro impegno qui oggi è chiaro: riprenderemo rapidamente colloqui tecnici sui temi prioritari di energia, difesa e i nostri confini. Faremo una verifica periodica dei progressi ai massimi livelli politici” perché “lo scopo ultimo è avere accordo di ampio respiro in questi tre settori”, ha aggiunto il premier maltese, ricordando che “per molti di noi maltesi l’Italia rappresenti la nostra seconda casa, un Paese con cui condividiamo non solo la geografia, ma anche gran parte della nostra storia, cultura e anche la lingua”.

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