Gli invitati al compleanno massacrano a calci e pugni il festeggiato: grave 15enne. La scusa: “Un gioco”
La festa di compleanno finisce in un’aggressione violenta degli stessi invitati al party a danno del festeggiato: e tutto si conclude in ospedale dove alla vittima, un 15enne di Cassano Spinola (Alessandria), i medici riscontrano gravi lesioni interne. Un ultimo episodio di violenza giovanile che al danno della diagnosi ospedaliera – con tanto di in prognosi riservata – aggiunge nelle ultime ore anche la beffa delle argomentazioni mosse dagli aggressori. I quali, a quanto ricostruiscono La Stampa e Tgcom 24, avrebbero spiegato il pestaggio a calci e pugni inferti con virulenza, come una sorta di rito di iniziazione conosciuto come “lo scaricone“, finito – neanche a dirlo – sui social.
Alla fine della festa di compleanno, gli invitati pestano a calci e pugni il festeggiato 15enne
Il dramma si consuma domenica scorsa, quando il ragazzo, appena finiti i festeggiamenti per il suo quindicesimo compleanno in un locale di Cassano, subisce il terrificante assalto dei suoi ospiti, che hanno trasformato un becero rituale in feroce aggressione. In un pestaggio inferto a calci e pugni che hanno lasciato il minorenne in gravi condizioni, a causa di alcune lesioni interne: tra cui una alla milza. Colpi inferti con una brutalità o una sequenza ravvicinata tale da ridurre il giovane al ricovero. Un ricovero che non è stato neppure immediato, però, perché il ragazzo, spiegano i siti citati, «non si è voluto recare in ospedale, tacendo la cosa alla famiglia».
Calci e pugni alla festa di compleanno per “un gioco”: il ragazzo ricoverato per le gravi lesioni interne
Dopo alcuni giorni di dolori, però, il 15enne non ha più potuto nascondere i fatti: e la vicenda è venuta allo scoperto. I video, finiti all’attenzione dei suoi familiari, poi, hanno chiuso il cerchio. Così, dopo la denuncia della mamma del ragazzo. E mentre i dottori valutano la possibilità di intervenire chirurgicamente, sconcerto e indignazione prendono piede e travalicano i confini della piccola realtà cittadina piemontese. «Se i fatti fossero confermati, non ci piacciono», ha detto nelle scorse ore il sindaco di Cassano Spinola, Alessandro Busseti.
Allo choc si unisce l’indignazione: gli aggressori si giustificano sostenendo “il gioco” del “rito d’iniziazione”
Parole a cui, a stretto giro, hanno fato eco quelle dell’l’assessore Beatrice Merlano. La quale, commentando quanto finora emerso, ha dichiarato: «Abbiamo appreso solo da voci di quanto sarebbe accaduto. Ma faremo piena luce su questo increscioso episodio. Non conosco personalmente la madre del ragazzo ma sicuramente come amministrazione comunale cercheremo di entrare in contatto con la famiglia per sincerarci delle condizioni del ragazzo. Sono episodi da condannare in modo assoluto e certamente ci muoveremo affinché non si verifichino più».
Ecco cos’è lo “scaricone”: l’assalto al festeggiato spacciato per gioco
Cominciando, magari, dalla messa in discussione di una tradizione malsana, come quella del gioco dello “scaricone”, che sembra essere piuttosto in voga in quelle zone. O almeno, una sua versione decisamente meno cruenta, come quella che descrivono due ragazzini al quotidiano torinese. Secondo i quali il “gioco” prevederebbe che «alla fine del pranzo o della cena, tutti insieme allegramente saltano addosso al festeggiato. Colpendolo con pugni e schiaffi, ma senza fare forte. Di solito – ammettono i due giovani interpellati – lo scaricone si fa al diciottesimo compleanno. Ma qualche volta anche in altre occasioni. Non pensiamo si faccia solo qui a Cassano». Sarà… Lì però, la sua ultima rivisitazione violenta, ha portato un ragazzino in ospedale, ricoverato in condizioni gravi.