Orrore a Brescia, ragazzo pestato a sangue in metro da una banda di violenti: nessuno lo ha difeso
Seguito, accerchiato, minacciato con un coltello e pestato a sangue a suon di calci e pugni: è la brutale aggressione gratuita che ha subito un 19enne sulla metropolitana leggera di Brescia dove – e orrore si aggiunge all’orrore – nessuno dei passeggeri è intervenuto in sua difesa. «Un incubo – scrive Il Giornale di Brescia – durato il tempo di una corsa tra due fermate di metrò». Succede tutto ieri mattina (lunedì 6 marzo ndr) intorno alle 10. La banda di violenti – sei-sette ragazzi, tutti tra i 15 e i 18anni – avvicina il ragazzo alla fermata di Sanpolino, e per aggiungere alle minacce l’intimidazione, sfodera un coltello. Il giovane riesce a svincolarsi dalla morsa degli aggressori e, una volta che le porte si aprono, si rifugia sul convoglio.
Brescia, 19enne pestato a segue in metro
Ma quello, scoprirà presto il 19enne, è solo l’inizio dell’incubo. Dalle parole, infatti, il branco passa ai fatti. Fatti che poi, a pestaggio avvenuto, riferiranno i passeggeri che hanno assistito inermi al pestaggio. Una furia cieca e immotivata, sull’onda della quale gli aggressori hanno cominciato a colpirlo con calci, pugni e schiaffoni, sferrati di fronte a persone rimaste terrorizzate e immobili. Poi, alla fermata di San Polo, la baby gang è fuggita facendo perdere le proprie tracce. Poi, quando sul posto sono intervenute le forze dell’ordine ed è arrivata un’ambulanza del 118, agenti e personale sanitario hanno trovato il povero studente a terra. Col volto tumefatto e sanguinante, a causa di traumi e ferite alla cute.
Nessuno dei passeggeri ha avuto il coraggio di intervenire
Sulla inquietante vicenda indagano le forze dell’ordine. Indagini in corso che partono dalle analisi dei video registrati dalle telecamere di sicurezza. Attraverso l’analisi di quei filmati, infatti, gli inquirenti al lavoro sul caso stanno cercando di risalire all’identità degli aggressori. Nel frattempo, resta ignoto il motivo del pestaggio: non si esclude, però, che possa essersi trattato di un tentativo di rapina. Quello che si evince da una prima ricostruzione dei fatti è quanto riporta Il Giornale di Brescia sulla dinamica dell’accaduto: «Il giovane è salito a bordo urlando di essere stato minacciato con un coltello. Poco dopo è arrivato il primo aggressore, che viene descritto con abiti vistosi e accessori griffati».
Brescia, bande violente: un fenomeno in costante aumento
E ancora: «Gli amici sono arrivati subito dopo: tutti quanti hanno bloccato le porte del mezzo e cominciato il pestaggio contro la loro vittima… Il gruppo è poi sceso alla fermata successiva, quella di San Polo, e il ferito è stato subito soccorso dagli altri passeggeri, che hanno chiamato le forze dell’ordine». Un fronte, quello della violenza giovanile, che continua a registrare fenomeni sempre più raccapriccianti e un’escalation che sembra inarrestabile. Come dimostra un altro caso, avvenuto sempre a Brescia, e ancora una volta nella giornata di ieri. Una vicenda che ha denunciato la madre di una 13enne perseguitata da un gruppo di bulli coetanei, e che ieri è finita in ospedale.