Ambrosi (FdI): le scuse del Cai sulle croci di montagna non bastano, Ferrari si dovrebbe dimettere

26 Giu 2023 15:51 - di Redazione
Cai croci

“Marco Albino Ferrari, direttore editoriale del Cai, ha trovato un nemico pericolosissimo contro cui scagliarsi: nientemeno che le Croci sulle nostre montagne. A stento sopporta quelle che ci sono già, anche se magnanimamente ‘concede’ (bontà sua) di lasciarle al loro posto. Ma soprattutto si scaglia contro eventuali nuove Croci sulle vette. Mi chiedo, caro Ferrari: ma lei davvero non ha nulla di meglio e di più onorevole da fare che sputare veleno contro i simboli della nostra identità e della nostra cultura?”. Lo dichiara Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia.

“A lei che anziché fare il suo lavoro in modo professionale e serio lo trasforma in una macchietta ideologizzata, a lei che se la prende contro ‘l’estrema destra al governo’ – rimarca la parlamentare di Fdi – diciamo che sì siamo orgogliosi di difendere la Croce simbolo non solo di religione ma di cultura, storia e tradizione”.

“Il Cai – conclude Ambrosi – si è subito opportunamente scusato per le sue sciocchezze. Bene, ma non basta: lei adesso deve dimettersi per non compromettere irreparabilmente la prestigiosa organizzazione che rappresenta. Vuol fare dell’ideologia spicciola? La faccia pure: ma fuori dal Cai che è un’istituzione seria. Grazie!”.

Ferrari è stato nominato direttore editoriale del Cai nel novembre del 2022. Questa la sua biografia, riportata nel portale del sito Lo Scarpone, organo ufficiale del Club Alpino italiano: Nel 2002 ha fondato la rivista Meridiani Montagne, che ha diretto per un quindicennio. Negli anni Novanta ha diretto la rivista Alp e ha collaborato con la casa editrice Einaudi. Nel 2019 ha terminato l’ideazione di Cast, il museo interattivo nel castello di Sondrio. Nel corso degli anni ha collaborato con la Radio Televisione Svizzera Italiana e con diverse testate giornalistiche italiane. Con La Stampa ha realizzato reportage estivi a puntate e interventi come opinionista. Tra i suoi volumi: Frêney 1961 (Vivalda), In viaggio sulle Alpi (Einaudi), La sposa dell’aria (Feltrinelli), Alpi Segrete, La via del lupo, Montecristo (Laterza), Il sentiero degli eroi (Rizzoli). Per il Corriere della Sera ha curato la collana “Storie di Montagna”, mentre per l’Editore Hoepli dirige la collana “Selle Alpine”. Mia sconosciuta (Ponte alle Grazie) è stato candidato al Premio Strega ed è vincitore del Premio Itas”.

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