Ztl, monta la protesta. In centinaia sotto il Campidoglio: “No al delirio eco chic di Gualtieri”
È solo l’inizio. Monta di ora in ora nella Capitale la protesta contro la svolta finto-ecologista del sindaco dem Gualtieri che introduce la Ztl (zona a traffico limitato) nella Fascia Verde. Nel pomeriggio una massiccio presidio di cittadini ha ‘occupato’ la piazza di fronte alla sede del Campidoglio.
Ztl, presidio sotto il Campidoglio: Gualtieri vattene
‘Stop al folle piano Ztl’, ‘No al delirio eco chic di Gualtieri’. Sono alcuni dei cartelli sventolati dai comitati cittadini No Ztl. Nel mirino, appunto, la nuova fascia verde e i divieti di circolazione per le auto più inquinanti che entreranno in vigore da novembre. Inequivocabili gli slogan scanditi dai manifestanti, molte centinaia, che si sono dati appuntamento sotto Palazzo Senatorio.
Cori e slogan contro l’assessore Patanè
“No alla nuova Ztl’, ‘Patanè Patanè (l’assessore ai Trasporti ndr) l’auto nuova compracela te” è tra i più gettonati. Non si contano i cori contro il primo cittadino. “Gualtieri vattene via”. “È una decisione da ricchi – dice una signora in piazza – quante persone oggi a Roma possono permettersi di comprare ora una macchina nuova. Di certo non la gente non ricca come siamo noi”.
Cosa prevede la delibera di Giunta
Salvo modifiche, che sono nell’aria vista la rivolta popolare, da novembre 2023 la delibera di giunta metterà al bando le autovetture alimentate a gasolio Euro 4, i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 4 e i ciclomotori alimentati a gasolio Euro 3. Le restrizioni saranno estese anche ai veicoli alimentati a gasolio Euro 5 e ai veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 5 a partire dal 1 novembre 2024. I divieti non si limitano più al centro storico ma toccano quartieri popolari e popolosi come Corviale e Colli Aniene. Una misura che ha gettato scompiglio non solo tra i romani, ma anche per coloro che pur abitando fuori dalla Fascia Verde utilizzano l’automobile per raggiungere il lavoro.
Gasparri è una norma inapplicabile
La protesta è trasversale ai partiti. Le opposizioni di centrodestra sono in buona compagnia. Maurizio Gasparri, coordinatore di Forza Italia di Roma Capitale, non fa sconti alla giunta Gualtieri e annuncia la mobilitazione azzurra al fianco dei comitati cittadini. “La Ztl nella Fascia Verde è una norma inapplicabile. Non è necessaria una laurea per capire che per la stragrande maggioranza dei romani e di coloro che lavorano in questa città, questo provvedimento è insostenibile”.
Quanti romani possono comprare auto nuove?
Prima di tutto, a livello economico. “Quanti cittadini – si chiede il senatore azzurro – possono permettersi di comprare mezzi di trasporto nuovi o semi-nuovi?” Poi, a livello tecnico. “Tutti sanno che ad oggi, se si vuole comprare una macchina nuova serve almeno un anno d’attesa. Per non parlare dei mezzi da lavoro, per cui i tempi raddoppiano”. Infine, sul piano morale. “Si massacrano i cittadini che già hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, mentre vari membri delle istituzioni si avvalgono delle deroghe e circolano con mezzi pre euro – in alcuni casi degli anni ‘80”.
L’ex assessore Croppi: prima va incentivato il trasporto pubblico
Molto critico anche l’ex assessore alla Cultura della giunta Alemanno, Umberto Croppi. “Faccio il pendolare e uso quasi esclusivamente i mezzi pubblici. Tuttavia ci sono dei momenti in cui è necessario utilizzare l’automobile. E questa città non è in grado ancora di offrire un servizio sostitutivo a quello della macchina. Ho letto che qualcuno sostiene che introdurre la Ztl è un incentivo a migliorare la rete dei trasporti. Io penso esattamente il contrario: l’efficientamento della rete dei trasporti può giustificare un’operazione del genere”.
La protesta corre anche sul web
Intanto la protesta corre anche sul web. Non si contano i gruppi Facebook che sotto varie sigle si stanno mobilitando contro il sindaco. Corre verso le 100mila firme la petizione cittadina contro la ‘nuova’ e temuta Ztl. Con l’obiettivo di presentare un ricorso al Tar per chiedere la sospensiva dell’ordinanza. Legata ad un cronoprogramma così serrato che da un giorno all’altro metterebbe al bando circa 30mila auto.