Uganda, Museveni firma la pena di morte per i gay. Trudeau (che attaccò la Meloni sugli Lgbt) lo omaggiava…
Il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni ha firmato una legge che rende illegali gli atti omosessuali e prevede, tra l’altro, la pena di morte per i gay condannati per stupro o per rapporti sessuali con minori o disabili. Lo ha confermato la portavoce del Parlamento Anita Annet Among e l’ufficio del presidente ugandese. Con l’entrata in vigore della nuova legge, le persone o i gruppi che difendono gli omosessuali, come gli attivisti LGBT, rischiano di ricevere pene fino a 20 anni di carcere.
Il presidente dell’Uganda che perseguita i gay e quelle critiche di Trudeau alla Meloni…
Pensate, nel 2020 il premier canadese, Justin Trudeau, che recentemente si è permesso di criticare il premier italiano Giorgia Meloni per inesistenti violazioni dei diritti della comunità Lgbt, strinse la mano a Museveni accogliendolo con tutti gli onori durante un incontro ufficiale.
Senza nessun accenno alla violazione dei diritti dei gay: neanche una parola. Ecco la nota ufficiale di quell’incontro. “Oggi, il primo ministro Justin Trudeau ha parlato con il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, per rafforzare ulteriormente le relazioni tra Canada e Uganda e per discutere gli ultimi sviluppi riguardanti la pandemia di COVID-19. Il primo ministro e il presidente hanno discusso degli sforzi dei rispettivi paesi per combattere la pandemia e garantire la salute, la sicurezza e il benessere economico dei loro cittadini. Il Primo Ministro ha sottolineato l’importanza di rispondere al virus in modo da proteggere i gruppi più vulnerabili della società e rispettare i diritti umani. I due leader hanno sottolineato il devastante impatto economico della pandemia in molti paesi e l’importanza di garantire finanziamenti adeguati allo sviluppo per aiutare questi paesi a rilanciare la crescita in settori chiave. Hanno discusso i modi per continuare a rafforzare le relazioni bilaterali tra Canada e Uganda…”.
Ma l’urgenza di Trudeau era bacchettare la Meloni, non uno che i gay li condanna a morte…