Meloni a Lupi nel I Congresso di Noi Moderati: unità e concretezza le cifre del nostro governo

21 Mag 2023 13:55 - di Redazione

Un video-messaggio di Giorgia Meloni. Matteo Salvini in videocollegamento. Tajani in presenza: i big del centrodestra presenziano con modalità diverse al primo Congresso Nazionale di Noi con l’Italia/Noi Moderati all’Hotel Marriott di Roma, incentrato sul dialogo tra forze moderate. Una collaborazione in corso, alla base di un progetto sinergico già attivo all’interno della coalizione di centrodestra, di cui il presidente di “Noi moderati”, Maurizio Lupi, rinnova auspici e prospettive.

Lupi: «Noi moderati al lavoro per una nostra proposta sempre più importante». Il messaggio della Meloni

«Gli italiani hanno chiesto al centrodestra in questi cinque anni di cambiare l’Italia. Il contributo dei moderati e dei centristi» all’interno della coalizione di governo «che è la nostra famiglia naturale – ha sottolineato Lupi alla conferenza organizzata a Roma –  è una cosa fondamentale. Ci siamo presentati alle elezioni politiche, poi a quelle regionali. In questo anno sarà necessario lavorare affinché la forza popolare centrista e moderata diventi sempre più importante nella proposta politica guidata da Giorgia Meloni. Per fare questo dobbiamo iniziare a rimetterci tutti in discussione, aggregandoci e non dividendoci».

Lupi: «Nessuna competizione con Renzi. Si è già visto il fallimento del Terzo Polo»

E a proposito di divergenze e liti che hanno dilaniato il fatidico Terzo Polo di Renzi e Calenda, Lupi non manca di ribadire: «Nessuna competizione con Renzi, anche perché si è visto il fallimento di un progetto. Quando il centro è come Godot prima o poi salta. Il Terzo polo è imploso miseramente, e quindi dovranno decidere se tornare nella loro casa, che è il Pd. O in un bipolarismo in cui oggi siamo. Oppure decidere di passare alla coalizione di centrodestra».

Il video-messaggio di Giorgia Meloni a Maurizio Lupi

Chiaro e significativo l’intervento di Giorgia Meloni affidato a un video-messaggio indirizzato alla convention romana, che ha esordito innanzitutto sottolineando che «un partito che celebra un congresso è un partito vivo che vuole mettere al centro della propria azione idee, valori e persone. E in un tempo come questo, dopo anni nei quali ci è stato raccontato di quanto i partiti fossero rottami del passato, è davvero bello e importante veder celebrare questi momenti». ribadendo poi, in un successivo passaggio, quanto sia «ancora più importante che questo accada oggi, nel momento in cui gli italiani ci hanno affidato – hanno affidato al centrodestra – l’onore e l’onere di guidare questa Nazione».

Meloni: coesione e concretezza sono la cifra del governo di centrodestra

Non solo. Proseguendo nel suo intervento, il premier Meloni ha posto l’accento su come «in questi quasi otto mesi di governo io ho letto di tutto. Ogni giorno apro i giornali e scopro che sto litigando con qualcuno. Vengo a sapere che la maggioranza è spaccata. E che discute su tutto. Che si accapiglia. La verità, noi lo sappiamo, è ovviamente molto diversa. Non solo stiamo governando con coesione, con compattezza. Ma lo stiamo facendo con grande velocità e con grande concretezza. Perché è questa la cifra del centrodestra: occuparsi della vita reale delle persone, risolvere i loro problemi concreti. L’ideologia la lasciamo volentieri alla sinistra…».

«L’ideologia la lasciamo volentieri alla sinistra e a chi ha condannato l’Italia all’immobilismo»

Alla sinistra – aggiunge la Meloni – «e a chi ha condannato l’Italia all’immobilismo. A chi non ha avuto il coraggio di fare le riforme che questa Nazione aspettava e aspetta da decenni. E che noi invece stiamo lavorando per portare avanti. Con questo approccio abbiamo lavorato in questi mesi e continueremo a lavorare per i prossimi cinque anni. Possiamo farlo perché abbiamo una visione comune. Una compattezza data dalle nostre idee. Abbiamo sottoscritto un programma insieme e siamo al Governo per realizzare quel programma. Cioè quello che gli italiani ci hanno chiesto di fare».

Lavoro, fisco, riforme istituzionali, le nostre eccellenze: le rotte dell’esecutivo

E allora, prosegue il presidente del Consiglio nel video-messaggio: «Stiamo costruendo un fisco più equo e più giusto, che sappia premiare chi si rimbocca le maniche e aiutare le imprese a essere più competitive. Stiamo lavorando per rimettere al centro la famiglia e la natalità, restituire agli italiani una Nazione nella quale essere padri non sia fuori moda. Ed essere madri non sia una scelta privata, ma un valore sociale che viene riconosciuto». E ancora. «Vogliamo riformare le Istituzioni della Repubblica, ottenere con questa riforma due obiettivi per noi irrinunciabili: la stabilità dei governi e il rispetto del voto dei cittadini nelle urne. Vogliamo ripartire dalla dignità del lavoro, dal protagonismo delle nostre imprese e dei nostri lavoratori. Dalla difesa di ciò che ci rende unici al mondo – le nostre eccellenze – e che nessuno al mondo sarà in grado di copiarci».

Il centrodestra al governo punta sulla voglia di futuro del popolo italiano

Non da ultimo, rimarca la Meloni, «vogliamo uscire dal tunnel dell’assistenzialismo e costruire uno Stato che accompagni piuttosto che dirigere, rimettendo al centro il lavoro e senza dimenticare chi è più fragile. Perché crediamo nelle persone. Crediamo nei nostri giovani. Nelle nostre imprese, nelle nostre famiglie. Vogliamo scommettere sulla fame di futuro del popolo italiano, sulla capacità che ha sempre avuto di fare grandi cose».

 

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