L’ex suor Cristina cede alle lusinghe del bikini… o quasi: “Voglio liberarmi dei pregiudizi che mi porto dietro”
Dopo l’abito religioso, l’ex suor Cristina punta a spogliarsi dei giudizi e dei pregiudizi che hanno accompagnato il suo addio alla vita religiosa. Così, all’Isola dei famosi l’ex orsolina Cristina Scuccia opta per la svolta personale. E decisa a superare i limiti che si era auto-imposta alla vigilia del reality di sopravvivenza, sceglie di mettersi alla prova e – a dispetto di quanto sostenuto prima della partenza per l’Honduras – cede alle lusinghe del costume a due pezzi. O meglio: opta per il mezzo bikini sfoggiando un top rosa, corredato da semplici pantaloncini. «Sto cercando di liberarmi dalle sovrastrutture che mi porto dietro da tempo», ha spiegato la naufraga alla conduttrice Ilary Blasi nell’ultima puntata del format.
L’ex suor Cristina cede alle lusinghe del bikini
Una puntata che l’ha vista al centro della scena, proprio per la svolta, tanto temuta e poi concretizzata, dopo giorni e giorni di sopravvivenza mediatica. Una svolta, quella profetizzata dalla ex orsolina, che partirebbe proprio dagli abiti, che se non fanno il monaco, di sicuro aiutano una religiosa che abbandonato il convento a ricostruirsi identità e immagine. «Sto cercando la libertà e è un tipo di libertà pure quella. Una libertà che non abbia pregiudizi e giudizi nei confronti del mio passato. Ho voglia di spogliarmi da tutte quelle sovrastrutture che purtroppo mi porto dietro. Sto cercando di lottare con tutte le mie forze».
«Cerco una libertà che non abbia pregiudizi e giudizi nei confronti del mio passato»
Già, perché all’inizio della sua nuova avventura televisiva dopo l’esordio di The Voice in abiti consacrati, Cristina Scuccia aveva solennemente dichiarato: «Eviterò il bikini perché non mi sento a mio agio». Così a Cayo Cochinos, era sbarcata in castigato costume intero e pantaloncini corti di rigore. Una divisa di rigore che, al momento, era sembrata un giusto compromesso dopo l’addio ai voti e quindici anni vissuti in convento. Oggi però, quello schema non suona più tanto funzionale, e va in frantumi. In nome di un viaggio interiore che l’isola avrebbe ospitato e favorito e che la naufraga sta tentando di far recepire a chi la segue appassionatamente. Così, con il passare dei giorni, ecco allungare le distanze con un altro passo verso l’emancipazione dalla vita di ieri. E un ulteriore metamorfosi nel segno dell’avvicinamento confidenziale alla telecamera che ne segue le evoluzioni…