Coppa Italia, tifosi allo sbando senza taxi né autobus: vi racconto la mia odissea a Roma
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una testimonianza su cosa è accaduto a Roma la sera della finale di Coppa Italia
Caro Direttore,
Ho partecipato, insieme a mia figlia, alla finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico di Roma. Arrivarci è stata una impresa con un taxi dopo un’ora. Il peggio è avvenuto all’uscita, dopo i festeggiamenti per la vittoria nerazzurra. A fronte di un imponente spiegamento di forze dell’ordine non vi era nessun mezzo pubblico o taxi.
Dopo aver vagato per due ore, con la centrale taxi che non rispondeva, ci siamo recati in un ristorante, per consumare e sperare che potessero chiamarci un taxi. La cortesia dell’anziano proprietario è stata commovente. Consapevole dell’impossibilità di riuscire a tornare in albergo, ha chiesto al suo pizzaiolo rumeno, che stava terminando il suo turno di 14 ore, di accompagnarci, come avvenuto.
L’amara constatazione è che la Capitale d’Italia, con un evento che ha ospitato 70mila persone, non può lasciare senza servizio pubblico la zona dello Stadio Olimpico e che un Sindaco degno di questo ruolo avrebbe dovuto fare una intesa con i tassisti affinché garantissero il servizio. La delusione ulteriore è che purtroppo, come detto dall’anziano ristoratore, ciò che è capitato a noi è consuetudine, ossia storia di quotidiano caos.
Marco Eboli
*Coordinatore FdI Reggio Emilia