Ucraina, Putin a Kherson e Luhansk. I miliziani di Wagner: “Abbiamo ucciso oltre 20 bambini” (video)

18 Apr 2023 12:04 - di Agnese Russo
putin ucraina

L’arrivo in elicottero, il viaggio in Suv con il cartello stradale che annuncia l’ingresso nella regione di Kherson, l’incontro con i militari. E poi di nuovo, le stesse scene, ma con destinazione Luhansk. La tv russa ha mostrato le immagini della visita di Vladimir Putin ai quartier generali delle forze russe nei territori occupati in Ucraina, della quale ha dato conferma il Cremlino senza però specificare quando esattamente sia avvenuta. Ciò che è certo è che la diffusione della notizia della visita ai reparti dell’esercito arriva all’indomani dell’esplosione di un nuovo atroce “caso Wagner”, dopo quello sulla decapitazione dei soldati ucraini: la confessione da parte di due miliziani di aver ucciso più di venti bambini nella zona di Bakhmut, per assolvere all’ordine di non risparmiare nessuno, che sarebbe arrivato direttamente dal capo delle milizie, Evghenij Prigozhin.

Putin nei territori occupati dalla Russia in Ucraina

La visita di Putin nei territori occupati è la seconda dopo quella a Mariupol del 19 marzo. Il presidente russo, secondo quanto riferito dall’agenzia Ria Novosti, a Kherson ha incontrato i militari del gruppo dell’esercito del “Dniepr” e delle forze aerotrasportate che lo hanno aggiornato sulla situazione anche di Zaporizhzhia. “Non voglio distrarvi dalle vostre responsabilità dirette della gestione delle truppe, stiamo lavorando in maniera professionale e concreta. Per me è importante ascoltare le vostre opinioni sullo sviluppo della situazione, ascoltarvi, scambiare informazioni”, ha detto Putin ai militari, ai quali ha regalato una copia di un’icona, che “apparteneva a uno dei ministri della Difesa di maggior successo dell’Impero russo”, facendo loro gli auguri per la Pasqua ortodossa che è stata celebrata due giorni fa.

L’«apprezzamento» per i vertici delle truppe «in prima linea»

Putin, quindi, ha riferito che il ministero della Difesa e lo Stato maggiore “hanno molto apprezzato” l’azione del comandante delle forte aviotrasportate Mikhail Yurievich Teplinsky, “è in prima linea da parecchio tempo e ha fatto un rapporto molto approfondito”. Stesso schema anche al quartier generale “Est” della Guardia nazionale nella proclamata “Repubblica popolare di Luhansk”, la prima nella zona da quando il territorio è stato annesso alla Russia.

Il bombardamento su Kherson e gli attacchi intensificati a Bakhmut

Pressoché contemporaneamente alla notizia della visita il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, citato dai media nazionali, ha lanciato l’allarme sul fatto che i russi stavano bombardando il mercato di Kherson, provocando il ferimento di sei civili. Ugualmente a Bakhmut, teatro delle più intense battagli in atto in questo momento, le forze russe hanno intensificando gli attacchi, sia per mezzo dell’artiglieria pesante che attraverso attacchi aerei. Il generale dell’esercito ucraino Oleksandr Syrskyi ha detto che i raid di Mosca “stanno distruggendo la città” e che la Russia insiste nel tentativo di conquistare Bakhmut “ad ogni costo”, anche se ha subito perdite significative nelle battaglie per la città. Anche l’intelligence britannica ha confermato che “Mosca continua a concentrare truppe a Bakhmut”.

La confessione dei due miliziani di Wagner: «Abbiamo ucciso oltre bambini»

Proprio Bakhmut, insieme alla vicina Soledar è stata teatro di un massacro di bambini, secondo le sconvolgenti confessioni di due mercenari della Wagner. I due mercenari, Azamat Uldarov e Alexei Savichev, entrambi reclutati nelle carceri hanno ammesso di fronte Vladimir Osechkin, fondatore di Gulagu.net, un’organizzazione russa per i diritti umani, di aver ucciso oltre 20 bambini e adolescenti ucraini, di aver fatto esplodere una una fossa con più di 50 prigionieri feriti e di aver “pulito” edifici residenziali attraverso l’uccisione di tutti, compresi i bambini. “Ho sparato alla testa a una bambina di 5 anni”, ha detto Uldarov, mentre Savichev ha spiegato che a Soledar “c’era un ordine per il quale tutti coloro che hanno più di 15 anni dovevano essere fucilati in una volta sola, senza una parola. Sono state uccise 20-24 persone, di cui 10 avevano 15 anni”.

Il ruolo di Prigozhin e lo scontro con Putin

Gli ordini, hanno aggiunto i due, sarebbe arrivati direttamente dal leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, il quale su Telegram ha smentito sostenendo che “naturalmente nessuno spara mai a civili o bambini, nessuno ne ha bisogno. Siamo andati lì per salvarli dal regime in cui si trovavano”. Prigozhin, appena tre giorni fa, aveva rilasciato un messaggio nel quale sosteneva che la Russia farebbe bene a dichiarare la fine del conflitto, cercando di capitalizzare le posizioni raggiunte. Per questo, tanto più dopo l’esplosione del caso sulle atrocità commesse dal gruppo, il viaggio di Putin nei territori occupati appare anche come un messaggio all’oligarca e non solo di propaganda esterna.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *