Rampelli: “Io da destra celebro Cederna, comunista eretico, padre dell’ambientalismo italiano”
“Per una strana traiettoria del destino mi trovo a celebrare Antonio Cederna, comunista liberale, eretico, fondatore dell’ambientalismo italiano. Tra i padri della tutela del Parco dell’Appia Antica e di Italia nostra”. Così Fabio Rampelli alla presentazione del saggio Un giro di orizzonte, Scritti di Antonio Cederna (curato da Andrea Costa e Sauro Turroni) che si è svolta al ministero della Cultura, su iniziativa del sottosegretario Vittorio Sgarbi.
Rampelli: da destra celebro Cederna, comunista liberale ed eretico
“Cederna – ha aggiunto il vicepresidente della Camera – ci ha lasciato centinaia di articoli, atti parlamentari. Saggi e testimonianze di straordinaria attualità. E che già allora documentavano la tendenza predatoria di una speculazione che ha sempre condizionato la politica. Cederna è stato non solo parlamentare ma anche consigliere comunale di Roma. Un’esperienza impareggiabile per chi agisce con passione e autenticità“.
Il saggio sugli scritti del fondatore dell’ambientalismo italiano
A lui – ha ricordato Rampelli – si deve anche la legge su Roma Capitale, quella a firma Craxi-Andreotti. Che non solo prevedeva fondi straordinari per Roma ma istituiva in seno a Palazzo Chigi un dipartimento per Roma Capitale. Questa legge è stata purtroppo abrogata nel 2012 in previsione di uno status giuridico per la Capitale che ancora oggi nessuno è stato in grado di realizzare”.
La battaglia ‘trasversale’ per la tutela del Parco dell’Appia antica
Infine, sempre ad Antonio Cederna i deve la tutela del Parco dell’Appia Antica, che 20 anni fa si è arricchita di ulteriori 200 ettari con l’inclusione della Tenuta di Tor Marancia. Per la quale – ricorda con un pizzico di orgoglio il deputato di Fratelli d’Italia – ci siamo battuti all’ultimo respiro, “in un’ideale continuazione con le sue battaglie”. “Un comunista indipendente, di cui hanno gettato il calco. Un avversario che era un piacere sfidare a colpi di fioretto. Per trovarsi d’incanto – conclude Rampelli – dalla stessa parte della pedana a difendere la bellezza, il paesaggio, i centri storici, la biodiversità, l’ambiente, unitamente al bene comune. Ricchezze inestimabili che, come Antonio Cederna, appartengono a tutti”