Napoli, la febbre da scudetto contagia pure la Chiesa. Il cardinale Sepe: “Spalletti? Potremmo farlo santo”
Anche la chiesa partenopea partecipa alla “febbre a 90” collettiva che sta travolgendo Napoli, che, in barba alla proverbiale scaramanzia, ha già preparato per festeggiare lo scudetto in caso di vittoria, domani, contro la Salernitana. “Spalletti santo subito? Non troppo subito. Deve continuare a farcene vincere altri. Quando ne avremo vinto altri, lo facciamo pure santo. Per ora deve ancora lavorare”, ha scherzato l’arcivescovo emerito di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, che come tutti i suoi concittadini domani sarà incollato alla tv per supportare la squadra cittadina.
Davanti alla tv coi sacerdoti “e se tutto va come deve, esploderemo come tutti i napoletani”
Non sarà per altro solo: con lui, come ha confidato all’agenzia di stampa Adnkronos, ci sarà anche una nutrita schiera di sacerdoti, di fede rigorosamente azzurra. “Nell’attesa prenderemo un caffè. Le suore ci prepareranno qualche biscotto e poi se tutto andrà come deve andare esploderemo come tutti i napoletani”, ha spiegato Sepe, non senza esercitarsi nella valutazione di tutte le variabili. “Devono ancora verificarsi delle ipotesi per avere la certezza matematica dello scudetto. Noi dobbiamo vincere, e con la Salernitana non dovrebbe essere un problema. È la Lazio che deve perdere o, al più, pareggiare con l’Inter. Se il tutto coinciderà, allora festeggeremo come si deve”, ha detto il cardinale, che da arcivescovo di Napoli non faceva mai mancare la benedizione alla squadra.
Sepe: “Il Napoli ha meritato lo scudetto giornata per giornata”
“Da subito – ha poi proseguito Sepe – il Napoli ha messo tra sé e le altre squadre una distanza di punti che non si era mai verificata nel nostro calcio. Il che significa che lo scudetto è stato meritato giornata per giornata. Napoli ha saputo vincere e anche fare da maestra. È il gioco straordinario di una vera squadra. Dalla serie C sino alla A, ogni anno c’è stato un progresso dovuto anche alla ricerca di buoni giocatori e questo si deve anche al direttore tecnico e certamente all’allenatore che ha saputo armonizzare e mettere insieme i giocatori”.
L’appello del cardinale per festeggiamenti “con equilibrio e serenità”
Il pensiero andrà anche a Maradona? “Lo scudetto implica un qualcosa che va al di là, è uno stile di vita che deve distinguere questa città che, quando si trova ad affrontare una realtà anche difficile, mettendocela tutta dimostra di sapere dare un bell’esempio”, ha risposto Sepe, sottolineando che l’esempio dovrà dovrà essere dato anche nei festeggiamenti. “L’esplosione va fatta con equilibrio e serenità, senza manifestazioni estremistiche che fanno male a chi le fa e anche agli altri”, ha avvertito il cardinale.