L’Educazione finanziaria entra nel programma scolastico. Suor Monia Alfieri: «Scelta giusta»
L’educazione finanziaria diventa programma nelle scuole al pari dell’educazione civica. E suor Monia Alfieri plaude. Le linee guida per l’insegnamento saranno definite d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob». Saranno sentite le associazioni maggiormente rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari. «Sono pienamente d’accordo con la proposta di introdurre nelle scuole di qualsiasi ordine e grado l’educazione finanziaria. Si tratta di un tema davvero importante. oggi come ieri. E rientra a pieno titolo tra le diverse tematiche afferenti all’insegnamento dell’Educazione civica», dice all’Adnkronos.
Suor Monia Alfieri: giusto formare gli studenti in economia
«È giusto che gli studenti italiani, dai 3 ai 19 anni, siano formati ai temi riguardanti l’economia», aggiunge. «Oggi, infatti, il mondo della finanza è visto come un settore asettico, come l’arte del fare soldi a scapito degli altri, un mondo spesso associato a scandali e corruzione. Eppure questa è la finanza così come alcuni l’hanno trasformata. A fare la differenza, nell’economia così come in ogni altro settore della società, è l’uomo. L’economia riguarda, infatti, le nostre vite: le scelte compiute dagli economisti segnano pesantemente la vita degli uomini e quelle di chi verrà dopo di noi».
Quello scontro ideologico tra liberismo e socialismo
«Affrontare temi economici», continua suor Monia Alfieri, «significa pertanto parlare di etica, di responsabilità, di scelte compiute tra un modello economico teso a sfruttare l’altro e un modello economico volto a far sì che l’altro possa emergere. L’economia è legata alla storia: dalle teorie mercantilistiche della Francia nel Seicento al liberismo economico inglese teorizzato da Adamo Smith. Sino a giungere allo scontro politico e ideologico basato sui modelli economici opposti del liberismo e del socialismo».