La Raggi porta in piazza i “No armi all’Ucraina”. Il Pd l’asfalta: “Che vuole la peggiore sindaca di Roma?”

7 Apr 2023 13:40 - di Monica Pucci

Virginia Raggi, ex sindaco di Roma, cerca di riciclarsi in politica lanciando una battaglia parallela a quella del M5S contro il rifornimento si armi all’Ucraina. Lo fa mettendo in piazza i “pacifisti” da salotto della sinistra che gravita intorno ai grillini, quelli della proposta “pacifista” che però non porta con sé alcuna soluzione alla guerra che non sia quella di lasciare campo libero alla Russia.

La battaglia pacifista della Raggi sull’Ucraina

La Raggi, però, si lancia nella battaglia beccandosi le ironie del Pd, che in Parlamento vota ogni decreto di sostegno all’Ucraina. “In questi giorni ho ricevuto una proposta dal professore Davide Tutino e dal professore Ugo Mattei, per collaborare e supportare la campagna referendaria che partirà il 22 aprile in tutta Italia per chiedere con forza di fermare l’invio di armi verso Paesi belligeranti e di fermare, così, anche il crescente aumento delle spese militari e, per converso, di riportare la Sanità pubblica al centro delle scelte strategiche e degli investimenti sul comparto sanitario”, scrive in un post su Facebook la ex sindaca di Roma e consigliera comunale M5s .

“I quesiti (due sulla guerra e uno sulla sanità) – spiega Raggi – sono stati redatti e sostenuti da professori ordinari in materie giuridiche come Ugo Mattei, Alessandro Somma, Marina Calamo Specchia, Anna Maria Poggi, Sergio Foà, Luca Nivarra, Paolo Cappellini, Maurizio Borghi, dal magistrato emerito di Cassazione Giuseppina Leo, da Geminello Preterossi e Pasquale De Sena, entrambi membri della Commissione DuPre, dagli economisti Guido Viale e Vladimiro Giacchè, e ancora da Carlo Freccero, Vauro Senesi, Moni Ovadia, Franco Cardini, Marco Guzzi, dall’ex ambasciatore Alberto Bradanini e dai giornalisti Manlio Dinucci, Germana Leoni e Marinella Correggia e sono stati depositati in Cassazione il 2 marzo scorso. Ci vediamo in piazza il 22 aprile!”, annuncia la Raggi.

L’ironia del Pd e la replica durissima del M5S

Immediata la reazione del Pd: “Leggo che la peggiore sindaca di Roma dai tempi di Porsenna appoggia un referendum contro l’invio delle armi all’Ucraina”, scrive su Twitter Filippo Sensi, senatore del Pd. Poche parole che scatenano la reazione del M5S: “Incredibile che Virginia Raggi non possa esprimere una posizione sull’invio delle armi in Ucraina senza diventare bersaglio di frecciate velenose. Mi stupisce meno che a scagliarle sia stato il senatore Pd Filippo Sensi, che Andrea Scanzi aveva già giustamente inquadrato come tra quelli ‘che guardano più a destra che a sinistra’, e che immagino si senta particolarmente emarginato nel Pd di Elly Schlein. A peggiorare le cose per Sensi c’è che una grande parte del Pd si è dimostrata sensibile a interrompere l’invio di armi, nonostante il partito continui a votare in favore. Ecco, su questo invito i dem a ricompattarsi: sul tema dell’Ucraina scelgano una direzione chiara, anziché continuare ad avanzare in ordine sparso e fare dichiarazioni infelici”, è la replica della capogruppo del Movimento 5 Stelle Campidoglio, Linda Meleo.

 

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