Il ruolo dei Comuni può essere decisivo per spingere il Pnrr. Se Roma piange, la piccola Sanza ride…
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Si discute molto nel nostro Paese delle difficoltà nella spesa dei fondi del Pnrr, a quasi due anni dall’approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che dovrebbe cambiare il volto dell’Italia. Il dibattito nazionale ha messo in evidenza diversi fattori che stanno rallentando i progetti. Difficoltà enormi in tutte le regioni e anche in alcuni grandi comuni, come Roma. Tuttavia vi è il caso di un piccolo borgo del salernitano impegnato nella concretizzazione di un progetto complesso ed articolato per un piccolo comune, che con il supporto prezioso della Regione Campania, sta portando avanti in silenzio e nel rispetto assoluto dei tempi. E’ il progetto “Sanza borgo dell’accoglienza” destinatario di un finanziamento di 20milioni di euro da parte del Ministero dei Beni Culturali nell’ambito dei fondi PNRR per la rigenerazione dei borghi e la lotta allo spopolamento. Il piccolo borgo del salernitano infatti, rientra tra i progetti d’investimento previsti in Campania per complessivi 11 miliardi di euro.
Dal progetto più ambizioso, quello della riqualificazione dell’Albergo dei Poveri a Napoli, un intervento da 115 milioni, alle risorse del Pnrr nella provincia di Salerno: il completamento del collegamento Salerno Arechi-Aeroporto per 60milioni, il dragaggio del porto commerciale di Salerno e del canale di ingresso, per 40 milioni, e il prolungamento del molo Manfredi per 15 milioni di euro. Merita però attenzione l’unico progetto pilota selezionato in Campania, alla pari di altrettanti progetti, uno per singola regione, con la differenza che tra tutti quello del piccolo comune di Sanza procede spedito verso la realizzazione.
Il piccolo Comune di Sanza, 2500 abitanti, ai piedi della vetta più alta della Campania, il Monte Cervati, è impegnato a realizzare un sistema di albergo diffuso situato nel borgo medioevale, con camere e servizi dislocati in edifici diversi, seppure vicini tra di loro, in modo da garantire accoglienza turistica; residenza e spazi co-working; residenza e spazi per la terza età. Il “Borgo dell’accoglienza” è una struttura ricettiva unitaria, gestita in forma imprenditoriale, che si rivolge ad una domanda interessata a vivere e soggiornare in un contesto urbano di pregio, a contatto con i residenti, usufruendo dei normali servizi alberghieri. Uno spazio pensato anche per il Creative social co-working, per lo sviluppo di progetti imprenditoriali ospitando professionisti in un ambiente che non è solo spazio fisico in cui si co-lavora, ma spazio dove si vive negli anni, in relazionale con altri professionisti e si sviluppano nuovi progetti. Il “Borgo dell’accoglienza” è anche un centro turistico in cui soggiornano anche persone anziane, che formano una comunità che vive ed interagisce con i giovani.
L’ambizioso progetto punta anche su un sistema di interconnessione agevolato da un servizio di trasporto integrato, effettuato con mezzi ecologici (elettrici) che garantiranno lo spostamento dalla stazione ferroviaria Alta Velocità di Salerno; dalla stazione di prossima realizzazione Alta velocità nel Vallo di Diano; dalla stazione ferroviaria di Sapri; dall’aeroporto di Napoli; dall’aeroporto Salerno “Costa d’Amalfi”, con il borgo. Inoltre lo stesso servizio sarà fruibile anche per gli itinerari turistici e per i servizi collegati. Un progetto complesso che ha visto impegnati i tecnici del Comune affiancati dai tecnici della Regione Campania ad individuare i fabbricati che saranno oggetto dell’intervento di recupero e riqualificazione per l’albergo diffuso. Una procedura macchinosa, ma lo prevede la legge, con manifestazioni di interesse; poi la ricognizione ed ora si è pronti per la fase dell’acquisto dei fabbricati da parte del comune. Nelle prossime settimane infatti si perfezionerà l’acquisizione degli immobili. Poi partirà la fase di riqualificazione. Nel mentre si è proceduto a progettare piazza Plebiscito la cui gara per i lavori sarà pubblicata entro il mese di giugno. Stesso discorso per il progetto di illuminazione artistica dell’attrattore del borgo: la torre Medioevale di piazza Plebiscito. Contestualmente nelle prossime settimane partirà la progettazione definitiva dell’area camper e della rete dei sentieri previsti nel progetto.
Un lavoro minuzioso, senza sosta, portato avanti in silenzio. Ragionamento analogo interessa anche la struttura dell’antico monastero di San Francesco che diverrà area espositiva e museale. Tutto questo nel rispetto rigoroso dei tempi previsti. Non che manchino le difficoltà, sia chiaro. Il Comune di Sanza, come gli altri enti locali impegnati nella spesa dei fondi PNRR ha riscontrato la complessità delle procedure, dalla scarsa funzionalità della piattaforma ReGis del Mef alla mancanza di personale. Nonostante tutto però con impegno si procede senza sosta. Dunque il Pnrr, oltre ad essere una grande opportunità di rilancio presenta anche le sue problematiche con la scadenza del 2026 da rispettare che per molti comuni è già un incubo.