Follia in Usa, entra nel vialetto sbagliato e viene uccisa. Ore prima, 16enne ferito per un errore simile

18 Apr 2023 16:16 - di Greta Paolucci
vialetto sbagliato

È successo ancora. A distanza di poche ore dalla terribile vicenda del 16enne afroamericano Ralph Pual Yarl, che a Kansas City, andando a riprendere i fratellini, per aver confuso indirizzo e campanello a cui suonare, si è ritrovato di fronte un 85enne che gli ha sparato in testa, a Kaylin Gillis è andata anche peggio. La giovane, una 20enne americana entrata erroneamente con la sua auto nel vialetto della casa sbagliata di Hebron, (zona rurale dello Stato di New York), ha pagato con la vita quella tragica svista.

Usa, una 20enne entra nel vialetto sbagliato: il proprietario spara e la uccide

Una sequenza di momenti drammatici, quella che una prima ricostruzione degli inquirenti al lavoro sul caso hanno reso, che vuole la giovane in macchina con altre tre persone quando entra per sbaglio nella proprietà del 65enne Kevin Monahan. Poi, neanche il tempo di rendersene conto, e di fare marcia indietro, che l’uomo – uscito dall’abitazione impugnando un’arma – ha fatto fuoco contro l’auto di Kaylin: uccidendola. Una «storia molto triste», l’ha definita lo sceriffo di Washington Country Jeffrey Murphy.

Lo sceriffo: «Non c’era motivo di sentirsi minacciato», ha solo preso il vialetto sbagliato

Il quale poi, come riferisce nel dettaglio il Tgcom24, ha anche aggiunto: si tratta di un caso in cui «alcuni giovani che stavano cercando la casa di un amico sono finiti a casa di quest’uomo. Un uomo che ha deciso di uscire con un’arma da fuoco e di sparare», ha sottolineato lo sceriffo. Che poi, nel ribadire la drammaticità della vicenda, ha anche precisato: «Non c’era chiaramente alcuna minaccia da parte di nessuno nel veicolo». Non solo: «Non c’era motivo per il signor Monahan di sentirsi minacciato».

Imbocca il vialetto sbagliato e il padrone di casa la uccide: l’uomo rifiuta di collaborare

Una veemenza, la sua, che l’uomo ha portato avanti fino alla fine, anche dopo il terribile omicidio. Secondo quanto ha dichiarato infatti l’ufficio dello sceriffo in un comunicato stampa – di cui dà conto sempre il Tgcom24 – l’uomo «non ha collaborato alle indagini. E si è anche rifiutato di uscire dalla sua abitazione per parlare con la polizia». Ora, però, volente o nolente, dovrà rispondere alla giustizia dell’accusa di omicidio di secondo grado.

Mandato di arresto per l’uomo che ha sparato in testa al 16enne afroamericano

E come lui, anche l’84enne incriminato per aver sparato e ferito alla testa il 16enne afroamericano che per sbaglio aveva bussato alla sua abitazione, continua a far discutere. Dopo che il caso ha provocato proteste da parte della comunità afroamericana di Kansas City. Ed attirato l’attenzione nazionale, le autorità hanno emesso un mandato di arresto per Andrew D. Lester, accusato di aggressione a mano armata, e il procuratore Zachary Thompson ha riconosciuto che «c’è una componente razziale».

Incriminato l’84enne che ha ferito il giovane: è accusato di aggressione a mano armata

L’anziano, che non è detenuto, ha dichiarato alla polizia che ferire il ragazzo era «l’ultima cosa che voleva fare. Ma era spaventato a morte» nel vederlo davanti la sua porta – ha raccontato alla polizia – data la sua età avanzata e l’impossibilità di difendersi. Non solo. Spiegando agli inquirenti la sua posizione, avrebbe detto anche che «credeva di doversi proteggere da uno scontro fisico». Infine, si è mostrato preoccupato per la vittima.

Vialetto sbagliato, indirizzo confuso… e su tutto, un uso indiscriminato delle armi

Nel frattempo, il 16enne ferito solo per aver confuso l’indirizzo della casa dell’amico dei fratelli, è rientrato a casa dall’ospedale. Dopo essere stato colpito, due volte, dalle pallottole esplose dall’anziano subito dopo aver aperto la porta, il ragazzo è andato nelle abitazioni dei vicini a chiedere aiuto, e poi è collassato di fronte ad una delle case.

 

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