Usa, ennesima tragedia delle armi, 16enne suona alla porta sbagliata: chi apre gli spara alla testa
L’ultima follia scatenata dall’utilizzo indiscriminato delle armi in Usa arriva dal Missouri, ed esattamente da Kansas City, dove il 16enne Ralph Pual Yarl, andando a riprendere i suoi fratellini, ha sbagliato indirizzo e ha suonato il campanello della porta sbagliata. tanto è bastato perché il proprietario dell’abitazione gli sparasse contro, ferendolo gravemente alla testa e anche a un braccio. Il ragazzo è ricoverato da domenica sera, è le sue condizioni, «nonostante la gravità delle sue ferite e la gravità della situazione», sono definite stabili dai legali della famiglia.
Usa, 16enne suona alla porta sbagliata: il proprietario gli spara
Al momento i media americani riferiscono solo che i medici definiscono le condizioni del giovane, «gravi», ma «in ripresa». Mentre la polizia di Kansas City non ha fornito indicazioni sulla persona che ha aperto il fuoco, nonostante gli avvocati della famiglia del ragazzo parlino di «un aggressore bianco di sesso maschile». Subito dopo i fatti, gli agenti fermano l’uomo. Ma appena 24 ore dopo i procuratori lo rilasciano, in attesa di «una dichiarazione formale della vittima e della raccolta delle prove».
La polizia ferma l’uomo, ma i procuratori lo rilasciano 24 ore dopo
Da parte loro, gli avvocati della famiglia chiedono alla polizia di «identificare, arrestare e perseguire a pieno l’uomo responsabile di questo orrendo e non giustificabile atto». Un atto terrificante e un risposta investigativa che stanno provocando e alimentando le proteste esplose in seno alla comunità afroamericana. Con centinaia di persone che, insieme ai familiari del ragazzo, hanno marciato nel quartiere dove si trova la scena del crimine: la casa teatro della sparatoria.
Usa, 16enne sbaglia indirizzo e gli sparano in testa: monta la polemica
Non solo. Come riferisce oggi anche l’Adnkronos, il caso sta attirando attenzione a livello nazionale. Con esponenti politici e celebrità che intervengono per chiedere alle autorità di agire. «Il mio cuore si è spezzato nel sentire che a un ragazzo di 16 anni, che suona alla porta sbagliata per riprendere i fratelli, venga esploso un proiettile in testa… Da un uomo che non lo voleva nella sua proprietà», ha twittato l’attrice Halle Berry. Alludendo, nel suo messaggio di dolore e sconcerto, a una possibile «componente razziale» del caso. Una ipotesi che, al momento, neppure il capo della polizia, Stacey Graves, si sente di escludere.
La domenica di sangue degli americani, dall’Alabama al Missouri…
Intanto, gli Stati Uniti assistono per l’ennesima volta a una tragedia delle armi. Dopo l’ultima domenica di sangue che dall’Alabama – dove sono morti quattro adolescenti uccisi in una sparatoria durante una festa a Dadeville –. Passando per il Kentucky, precisamente nella città di Louisville – dove una settimana fa cinque persone sono state uccise in banca –. E dove sabato notte l’ennesimo killer ha aperto il fuoco, sparando all’impazzata a Chickasaw Park affollato da centinaia di persone, uccidendone 2. E fino al Missouri, teatro dell’orrore dell’ennesima follia, frutto del ricorso indiscriminato a pistole e fucili. Una follia che ha colpito un 16enne che ha solo suonato al campanello sbagliato…