Enrico Varriale, accuse da un’altra donna: “Minacce di morte dai telefoni Rai”. Verso un secondo processo

29 Apr 2023 11:56 - di Penelope Corrado
Enrico Varriale

L’ex vicedirettore di Raisport, Enrico Varriale, già a giudizio per stalking e lesioni in danno della ex compagna rischia un altro processo, con le stesse accuse da un’altra donna. In base a questa testimonianza, la pm Daniela Cento ha chiuso le indagini a carico del giornalista. Il prossimo passo della Procura di Roma potrebbe essere una richiesta di rinvio a giudizio.

Il secondo procedimento viene alla luce quando mancano pochi giorni all’udienza del primo procedimento, che vede Varriale accusato di aver aggredito e molestato la sua ex compagna. Un processo in cui sarà sentita anche questa seconda vittima. La prima accusa, approdata già in aula, verte soprattutto su un episodio avvenuto nell’agosto del 2021, quando Varriale, «durante un alterco per motivi di gelosia, la sbatteva violentemente al muro – si legge nel decreto che dispone il giudizio immediato – scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole violentemente dei calci». La seconda inchiesta invece è stata conclusa lo scorso novembre. Il 63enne conduttore di trasmissioni sportive, in questo caso rischia di finire a giudizio per atti persecutori e lesioni aggravate.

Nel secondo caso, la donna racconta di violenze fisiche e minacce verbali, anche la telefono. La voce era contraffatta ma riconoscibile dalla vittima: «Morirai», le diceva quell’uomo al telefono (secondo Repubblica dalle utenze della Rai) in due telefonate del 19 dicembre 2021 a distanza di mezz’ora una dall’altra a cavallo delle 13. L’autore delle minacce sarebbe appunto il 63enne giornalista televisivo, col quale lei aveva una relazione e che dieci giorni prima l’avrebbe aggredita fisicamente, sferrandole uno schiaffo tanto violento da farle sbattere la testa sul pavimento e mandarla al Gemelli. Poi mentre la donna cercava di chiamare il 112, Varriale l’avrebbe minacciata in modo esplicito: «Se mi denunci, ti ammazzo».

Enrico Varriale e quelle minacce dai telefoni Rai: “Se mi denunci, ti ammazzo”

Nel primo processo, Varriale è già imputato con l’analoga accusa di lesioni e stalking sulla ex compagna (insultata, minacciata, picchiata fino a trovarsi le sue mani strette al collo, secondo l’imputazione). Quasi a confermare che certe esplosioni di violenza non sarebbero per l’ex direttore di Raisport gesti estemporanei e isolati. Anzi, sarebbero almeno idealmente legati, perché la seconda vittima ha cominciato la relazione con Enrico Varriale dopo la fine di quella con la prima denunciante e la sera dello schiaffo si era a casa di Varriale per una crisi di gelosia, non riuscendo a contattarlo.

«Vivevo con le luci spente e non rispondevo al citofono per paura che lui mi controllasse», ha raccontato alla polizia la seconda donna che ha denunciato Varriale. Il giornalista, che è stato già sentito dal pm ed è assistito dall’avvocato Fabio Lattanzi, avrebbe invece fornito elementi in grado di smontare gran parte le accuse.

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